giovedì 14 luglio 2011

Tlack...

Sentimenti, che diventano razionalità, che diventa sentimento, che muta ancora...
Non importa se la mano fa male, mi costringerò a scrivere più lettere possibili con la sinistra.
Ho sempre pensato che con gli strattoni la vita cambiasse. Si, che ci volessero colpi secchi per piantare i chiodi o sradicare alberi. Non ricordo di aver mai visto le parole, semplici e sincere, calme, come lo sciacquettio delle onde alle 7 del mattino sulla riva, che levigano, formano, in modo lento costante e duraturo, definire in maniera tanto implacabile una situazione.
Fa più male dire addio, sapendo che ci si rivedrà, ma che non sarà davvero mai più come prima che dire addio, per non sentire più, forse mai più, ma se sarà c'è speranza.
Fa male, male davvero.
Fa più male guardare negli occhi ed avere il tempo di trovare le parole, rispondere e domandare, che sbattere una porta e mandare a fanculo tutto.
Fa più male cucire una ferita che rompere un osso.
Fa male slegare l'ultima cima, e vedere le altre tagliate di fretta.
Tanta fretta, per poi concentrare l'ultima azione nella calma, coi sensi puliti. Sentire il profumo della pioggia misto al balsamo dei capelli dell'ultimo abbraccio.
Sinceramente, l'amore fa male. Ma ha talmente tanti volti che ogni giorno, ogni momento puoi sperare di rimanerne incantato. E per quanto faccia più male, è giusto goderne il piacere vitale che da'.
Io, non ne potrò mai fare a meno.

Nessun commento: