sabato 27 agosto 2011

Stasera va così...


Ricordo che ero piccolo la prima volta che l'ascoltai, non avevo neanche idea di che cappero fosse uno spinello o la politica. Ed ero sull'alfa 33 L di mio padre. Ricordo che mi guardava e cantava a presso l'autoradio. Senza una manopola, persa a un carnevale e con un coriandolo incastrato nel perno per evitare che entrasse polvere... Non so cosa stessimo aspettando, ma eravamo in macchina e lui me la cantò, senza spiegarmi niente. E io ricordo tutto il niente meglio di tutto ciò che avessi fatto quel giorno di sole...
Quanti pochi bellissimi ricordi ho di quei momenti...

mercoledì 17 agosto 2011

Il prossimo 17

Questa è una di quelle giornate in cui avrei voglia di aprire le finestre e scaraventare tutto giù.
Chissà se il fatto che 3/4 di casa non è mia ha un valore rilevante...
Volevo alzarmi presto per andare a fare il cambio di residenza, ma ahimè, alla sveglia mi sono girato dall'altra parte e tanti saluti al fesso. Una volta svegliato, lavato e caffeinato ho potuto focalizzare che era mezzogiorno. Ok, no problema, peccato che per prendere e partire avevo bisogno dell'atto (o così mi hanno raccontato) per cui, mi fermo, mangio con calma (zero voglia, una mela e due banane) e vado e vedere se il fratello è in casa (il mio atto è lì al momento). Però... Un momento! Potrebbe non essere a casa! Non porta fuori il cane in 'sti giorni? Telefono... 7 (o comunque troppi) squilli dopo parla, con voce flebile...
Sei a casa?
Uh?... Si... Penso... Ma che ora è?
Sono le 2!!! Aprimi che devo venire a prendere una cosa!
Si... Un momento...
Vado su e mi informo sulla situazione cane....
Cazzo!! Mi sono dimenticato!!!
Vatti a lavare. Ci penso io. Dove sono le chiavi?
Di volata a tirare fuori la bestia che ancora un po' e mi si fiondava in bocca tanta era la voglia che aveva di uscire... Povero cane....
Fatto tutto, allo scoccare delle 3 riesco ad essere in comune...
Mi spiace, lo sportello è aperto fino alle 12...
Merd... Ci vediamo domani.... Spero.

Ma non meglio il dilemma del gas! Oh no... Ma questa, credo sia un'altra storia...

venerdì 12 agosto 2011

Figli d'arte.

Io non apprezzo l'arte. Non per posizione presa, non l'apprezzo perché non mi piace. E' che non la capisco proprio. Un quadro è un quadro, e può piacere e non piacere, ma non capisco le distinzioni "logiche" che vi si applicano. L'arte, in molte forme, non riesco a comprenderla. E non mi ci sarei mai soffermato a pensarlo se non mi fossi imbattuto in una vecchia macchina da scrivere e un ricordo di un paio di sere fa.
Eravamo tornati a casa per recuperare un paio di hdd per fare una prova e vedere se potevo rimettergli a posto il computer. Lui, signore avente occhio e croce l'età di mio padre, non era mai venuto a casa mia. Non ce n'era motivo in fondo... Ad ogni modo ha apprezzato la facciata in mattone, i balconi in pietra, il tavolo del politecnico di milano inizio '900, una macchina da scrivere di 60'anni... Insomma, ha apprezzato tutto ciò che si può definire "arte", e di cui a me, sinceramente... Non è che dice molto.
La macchina da scrivere mi ha dato una gomitata uscendo dal cesso.
E dopo essermi fermato a contemplarla (fuori dalla finestra o giù per le scale... mumble...) il pensiero che 5 anni fa non sapevo la differenza tra tra la dama con l'ermellino e la donna di fiori (carte), 2 anni fa ho imparato ad apprezzare buona parte de "l'arte del kamasutra" e l'anno scorso ho arredato la mia stanza. Con discreti risultati, tanto che molti complimenti manco mi sembravano veritieri... Cazzo! La stanza è 3X2,7, c'è un letto matrimoniale un armadio e una libreria... e il banco del poli... ok... ma quello è veramente troppo da tenere in stanza! La soluzione più logica? I soffitti sono di 3,8 metri, alziamo di 2 metri il letto! Giusto per capirci, anche se si vede poco e niente, comunque, Questa FOTO e questa FOTO sono più o meno descrittive.
Figlio d'arte. Non proprio. Ma c'è chi mi chiede in che modo fantasioso sfrutterò gli spazi della mia nuova casa.
...
Aho! E' una casa. Una camera, un cesso e un soggiorno. Come 'azzo vuoi che me la inventi?

giovedì 11 agosto 2011

Su e Giù...

Ho di nuovo 2 mani. Si sta riprendendo alla grande, e anche se mi è stato categoricamente vietato di tirare colpi fino a dicembre, continuo ad allenarmi con la pallina per rendere più veloce e migliore il risultato finale.
E' qualche giorno che passo parte del pomeriggio svaccato sull'amaca, sotto il letto, a leggere libri. Allego due foto dell'amaca, perché presto questa stanza non sarà più mia, e vorrei tenerla come ricordo.
Amaca & Amaca.
Mi è capitato anche di fare un brutto sogno da quando sono "libero", se così si può dire. Dico brutto sogno perché di per sè mi è piaciuto, o comunque non era un incubo, ma il modo in cui bruscamente mi ha svegliato e lasciato sensazioni non mi piace.
Inizia con me, davanti a una recinzione di pietra che conosco da quando ero bambino. Al di là della recinzione, un piccolo alberello coi fiori rosa e diversi cani. Uno piccolo, una specie di bassottino arzillo e vivace, uno un po' più grosso, mi ricordava tanto un american staffordshire di mia conoscenza. Un altro, ancora più grosso, assomigliava a un altro cane di mia conoscenza, una sorta di labrador-levriero, di media taglia. L'ultimo non avevo idea di cosa fosse. La testa era perfettamente sferica, con le fauci grandi come la sua diagonale, irta di denti piccoli e scintillanti. Somigliava a un bulldog, ma era alto quasi un metro e pensante un centinaio di kg. I due più grossi come mi vedono saltano sul muro, cercando di prendere un ramo dell'alberello con la bocca e issarsi per raggiungermi. Io sono sotto, che li guardo, forse divertito. I primi due grandi saltano, gli altri due non so come ma escono anche loro. Adesso ho 4 cani liberi davanti a me, che mi girano in torno, tutti felici e io che non voglio risparmiare giochi a nessuno. Ma come sfioro il primo, non ricordo quale, scompaiono, e ricompaiono un po' più distanti da me. A quel punto capisco che non c'è da giocare, devo rimetterli dentro prima che qualcuno si faccia male. Come focalizzo il pensiero, un cinghiale gigantesco spunta da un lato. Io lo vedo e non posso fare a meno di pensare "Cazzo!". O io, o i cani, o tutti, rischiamo di essere caricati da un momento all'altro. Ma il cinghiale sta lì. Mi guarda, per nullo incline alla carica. Anzi, si siede e guarda un po' me e un po' i cani, che nel frattempo, girano liberi per la strada. Poi un paio di fari mi colpiscono alla schiena, richiamando la mia attenzione. Escono dall'auto, un bimbo (o bimba, non ricordo) e una vecchietta. La vecchia guarda i cani, intimorisce il suo bimbo e mi minaccia, dicendomi di legare immediatamente quelle bestiacce. Io sono tutto trafelato, a rincorrere i cani, rispondendo male alla vecchia e pregandole di andarsene e tornare quando il tutto sarà a posto, e dicendo in più che i cani non sono miei e che sto cercando di rimetterli nel loro recinto perché sono in pericolo. A nulla servono le mie parole. L'ultima immagine che ho è di me che inseguo i 4 cani che giocano a inseguirsi, il cinghiale seduto che guarda apatico la scena, e la nonna che minaccia, dietro al cancello, me e i cani col bambino in macchina.
Era un po' che volevo scriverlo. non volevo dimenticarlo. E' strano, ma di solito i sogni lo sono. Mi piaceva l'idea di trattenere un pezzetto di vita che non è mai accaduta.

giovedì 4 agosto 2011

30

Ancora una trentina di ore, probabilmente qualcosa in più, e poi...
E poi mi farò una mega doccia completa!
E poi correrò tanto da sputare catrame!
E poi mi rifarò la doccia!
E poi laverò i piatti (sigh... ormai il lavello è una torre immensa...)
E poi rifarò il letto (doppio sigh... E almeno due settimane che voglio cambiare quelle maledette lenzuola)
E poi avviterò come si deve il cognome sul nuovo campanello!
E poi andrò dai nuovi vicini con fare molto amichevole a chiedere "Sei tu quello che erroneamente ha usato la mia nuova cantina per anni e gli è stato chiesto di liberarla 2 settimane fa? L'hai liberata? Allora MUOVITI!!"
E poi mi rollerò finalmente un cippone!
E poi mi rifarò la doccia!
E poi... E poi passerò ore, giorni, a cercare di fare in modo che la mano torni il prima possibile alla piena funzionalità e al naturale aspetto.

mercoledì 3 agosto 2011

Assolutamente.

Vivi come se dovessi morire domani.
Muori come se dovessi vivere per sempre.