lunedì 29 aprile 2013

La mia testa...

Mi fa malissimo. Non è l'assenza o la presenza del fumo... Maledizione non ci capisco un cazzo! Ma forse una cosa positiva nella rabbia repressa l'ho trovata. E non era tanto repressa...
Ogni tanto capisco poco il perchè di mio fratello. Perchè mi rispetti, perchè a me dimostri una così marcata sottomissione. Rispondere risponde, ma con gli altri è più fiero, meno timoroso. E nell'emicrania che continua a darmi sferzate dolorosissime, a una scena del film che mi teneva malamente compagnia ho rivisto un ricordo. Non avrò avuto più di 16 anni... portavo ancora la tuta a casa. Ed ero furioso, non ho idea del perchè. E mi giravo verso mio fratello. Non aveva 8 anni probabilmente. E furioso l'ho caricato e preso alla gola e sollevato con un braccio. Ci siamo guardati per forse un secondo, poi mi sono ripreso. Poi l'ho rimesso giù. Non ricordo altro. Chissà se lui lo ricorda. Chissà se quello è un momento che ha determinato il nostro rapporto.
La testa mi fa male.... Dio mi sembra di avere la fronte sfondata.
Niente doccia, non potrei resistere.
Finisco di fumare, arrivo dove arrivo col film e spero di disattivarmi del tutto.
Buonanotte Fa'...

Frivolezza e omertà

Ci sono giorni in cui la pioggia non mi piace. Questa mattina è una di quelle. Non è che non mi piaccia particolarmente, fino a ieri non mi ha dato nessun fastidio, anzi, adoro guidare sotto la pioggia battente. Ma stamani sono vestito di freddo e umidità, e neanche un ramingo ne rimarrebbe intoccato.
Ripenso a Cry e al suo bambino, incrociati l'altro giorno con la moglie. Cry lo conosco da che tutti e due avevamo l'età che ha suo figlio, o forse un paio d'anni in più, ma il senso è quello. E come lui altra gente, cresciuta con me, e che pensavo di conoscere. Si quegli amici che senti di poter tenere per la vita, e che poi basta una sezione di differenza, neanche una classe intera, e te le perdi. Chissà, in tanti anni quante cose ha visto cambiare. Di più o di meno di me? Non lo so, e non riesco neanche a immaginarlo perchè la dualità è anche in questo, e anche in questo è magma e ghiaccio che si scontrano e nessuno dei due prevale. Troppe poche informazioni, ignoranza, permettono di andare avanti senza troppi dubbi e con poche ferree convinzioni. Sapere molto, porsi domande, dubbi e mirare alla concretezza delle cose permette di andare avanti, e con poche, pochissime ferree convinzioni. E io non mi ci ritrovo, nè sul piatto di sinistra nè su quello di destra. 6 anni fa ero convinto che avrei passato la vita, avuto uno o più bambini con una persona. 2 anni fa ero convinto che la libertà fosse l'unica incertezza stabile, che mi regalava soddisfazioni ogni giorno, e non volevo altro. Poi ho declassato l'amore e ogni stronzata ad esso legato e sono salito sulla mia monoposto, allacciato le cinture e vai! Oltre qualunque spazio conosciuto. L'amore del ritrovarmi. Oggi mi ritrovo freddo e spulciato, a ripensare a quanti realmente stanno bene in coppia e a chi si è solo dimenticato che ci sono altre scelte, e delle quali non saprebbe più cosa farsene perchè al mondo con le proprie gambe non c'è veramente mai stato. A chi da', ogni giorno, perchè sa che così riceve e a chi da' ogni giorno, perchè i minuti di un giorno si scandiscono in dare quando non si sa che fare. A chi è felice quando piove e a chi si rattrista. A chi pensa che un piccolo formato da te e me è la cosa più bella del mondo e a chi pensa che è stato solo uno sbaglio, solo uno sbaglio da nascondere dietro un sorriso, forse solo per una 20ina d'anni, poi tutto tornerà come prima...
E' solo una prospettiva, ma il pensiero umano è la più antica e letale malattia che abbiamo. Affasciante, per chi lo guarda dietro un vetro, sul suo trono, pronto ad aprire la botola dei coccodrilli appena il proprio interesse viene attratto d'altro. Irritante per chi è consapevole che qualunque domanda posta porta a una distorsione della comprensione, una semplificazione a piacere della realtà e una risposta deviata che racconta col sorriso quello che dovrebbe essere espresso solo da una lacrima.

martedì 23 aprile 2013

Between dark and dark

Al fondo del pozzo più profondo, del dedalo più insidioso, dello spazio più profondo.
C'è sempre e solo luce. E altro non vorresti trovare.

 
 

giovedì 18 aprile 2013

Cha(lle)nge

Diciamo che è la voglia di mettere il filtro di contenuti per adulti a fare il post, e non il post a decretare la modifica. Anche perchè è molto più attraente un posto dichiaratamente "vietato" che uno palesemente aperto. Decisamente non più intriganti le fighe di legno rispetto alle cosce aperte, ma diciamo che le prime sul lungo funzionano meglio (funzionano e basta) a patto che la linfa lignea duri pochi giorni, poi sinceramente du cugghiuni... Quelle aperte manco si prestano. Sono aperte per un motivo: cambio!!!
Inversione di rotta, soggetti oggetti e gare. Si, l'immagine sopra citata è una di quelle chicche che ti capitano solo quando cerchi politica in giro alla cieca (giuro!!!).
Pare che qualcuno(a) si sia inventata 'sta trovatina. Infilarsi un preservers su per il naso, aspirare, farlo girare nella cavità orale e risputarlo fuori. Il mio primo pensiero è stato "comodo!" E diciamocelo, comodo è comodo. La suddetta può iniziare la pompa e senza mai togliere la bocca infilarmi l'impermeabile. Cazzo! Coreografia 10+! Peccato che l'articolo non m'interessi... Ma forse l'avevo già detto. Cercavo politica (tra l'altro Marini fuori dai coglioni!!!) mi sono imbattuto in questo, ho visto l'abilitazione all'autocensura del blog, ho shackerato, portato a fuoco basso et voilà!
E del resto, visto che adesso è anche dichiarato, non me ne frega niente.

martedì 9 aprile 2013

Incontentabile.

Ho tutto.
Sono libero, indipendente, posso scegliermi le preoccupazioni. Oggettivamente.
Sono interessante, carino, divertente, menefreghista e scrupoloso allo stesso tempo. E questo è soggettivo, soprattutto il carino. Ma piaccio. Non a tutti certo, e chi ci riesce? Il sufficiente.
Ho una ragazza che mi ama veramente un casino, che propone e dispone in eugual modo, come me, e insieme stiamo costruendo. Cambiamo disposizione di casa, pianifichiamo il futuro, ci beviamo il presente.
Nonostante tutto cerco un rotta diversa, cerco di andarmene. Prima gli States, poi col calcolo che troppe poche cittadinanze vengono rilasciate viriamo al Brasile. Prima i voli l'8 maggio, ora forse ottobre. Tutto questo perchè il paese non ci rappresenta più. Non che ci abbia rappresentato negli ultimi decenni, ma ora la cosa si fa critica. L'ordine del giorno è sopravvivere, benchè con tutta la libertà e la spensieratezza possibile, ingaggiare qualunque lavoro pur di raccimolare perchè il diniero è poco. Forse dovrei convogliare le energie su qualcosa di qui, di adesso, non dall'altra parte del mondo. Cristo, ho sempre guardato il mondo, nella sua interezza, tutta la palla, ed è troppo grande, troppo magnifico perchè possa crepare senza averne respirato almeno una fetta. Non mi basta lo smog della sola Italia. Guardiamo lo spazio immenso, nuovi pianeti, creature fatte di positroni e con 16 coppie di base, ma non ho toccato neanche la punta dell'iceberg delle creature terrestri, e per me che il mio sogno era diventare zoologo è un'affronto! Non posso accettare che mi pigli per il culo pure io! Eppure ho combattuto. Sono sceso in campo in ogni battaglia per la mia indipendenza, per la mia libertà, e l'ho ottenuta. Forse è solo il primo gradino di una lunghissima scala. Non dovrei guardare il presente con questa prospettiva... Ma con quale? Un'altra giocata a poker? Di nuovo a mettere tutte le fiches sul tavolo e o la va o la spacca? Certo, andasse sai che tombola... E chi me lo leverebbe il sorriso che già ho elevato alla potenza? Domande, sempre domande. Riguardo i miei pensieri e ci vedo un mucchio di domande e ben poche risposte. Quelle poche sono mattoni granitici, basi per un castello millenario che uno starnuto potrà sempre e comunque radere al suolo. Non ci sono certezze, questa è l'unica certezza appetibile al mio palato. Eppure corro e rincorro. E forse il perchè è racchiuso nel sorriso che ho ogni vola che le falcate si fanno ampie, il vento solleva i capelli e il fiatone viene soppresso dai colori che si fondono nel tunnel della mia vita.