lunedì 25 febbraio 2013

Postilla personale.

Un giorno qualcuno mi ha detto che ci sono battaglie che non si combattono, che non ci riguardano, che sono perse in partenza. Un giorno qualcuno lo sentirà dire a me, e tutti i giorni qualcuno si sente dire qualcosa di simile.
Ora, fermo restando che no, non ho deciso di buttare tutto nello zaino, chiudere acqua e gas e andarmene. Mi piacerebbe. Lo ammetto. Cristo devo dirlo... Poteva anche andare così, ma non in questo universo. In questo mi sento solo svuotato. Ancora una volta tutti attorno a me dicono "ma com'è possibile?" Non lo so. Signori, non lo so com'è possibile. So che non me ne frega più un cazzo. Ma voglio vederlo in buona luce tutto questo. Davvero voglio sorridere.
Forse è solo la delusione perfetta per decidere di andarmene veramente da qui.

domenica 24 febbraio 2013

Agli altri non serve...


Sono tempi bui... No, non è vero, la lampadina non s'è mai accesa. Ho semplicemente deciso di rendere pubblico il mio voto, perchè se ci saranno milioni di "exit poll" che non quadrano, se scoppierà qualche notizia-bomba, se verremo trascinati giù, più giù di adesso, dove lavorare significa avere le carte per sopravvivere, non per vivere, e non avremo neanche più quelle... Beh, potrò anche essere visto come disfattista, codardo, ma non importa. Ciò che vedi non è sempre la realtà. E comunque levo le tende dall'Italia. Perchè io esprimo semplicemente il mio parere che deve sommarsi e relazionarsi armonicamente con altri 60milioni di pareri e poi dare il via a una nuova repubblica democratica. Ma per me la democrazia non funziona più. Avere diritto di scegliere se scure, frusta, stivale spagnolo, toro di Falaride o vergine di norimberga non è una scelta, è fottere una nazione. E se scegliere di non essere fottuto perchè la vita è mia, ne sono padrone indiscusso e solo io posso posso decidere cosa farne è un'azione codarda, bene. Sono veramente contento di battermi come un codardo, per me.
Grillo e Ingroia. Devo solo decidere a chi camera e a chi senato, ma è solo un'epitaffio. Una crocetta.
Se è democrazia, se è pubblica la scelta, e deve esserla perchè non si può esprimere la preferenza in trasparenza se poi tutti tacciono e ci attacchiamo alla mammella di tgcom o chi cazzo per sapere quello che abbiamo fatto, e che di recente un paese baltico ha giusto un po' (mera ironia) messo in discussione la veridicità dei dati trasmessa dalla scatola parlante nazionale.
Le verifiche in classe erano una sopresa, e neanche tanto, le preferenze del popolo di un paese governato da ladri non dovrebbe essere una gran sopresa. Chi mi trapanerà il culo voglio sia scelto in trasparenza e poi mi prenderò tutti gli sputi necessari. Non mi sono mai nascosto, ho sempre votato e detto le cose come le pensavo. Se non merito trasparenza a mia volta, allora è il posto sbagliato e senza rivoluzione, semplicemente, me ne vado.

Era per facebook. L'avevo anche scritto lì. Ma poi ho pensato che non serve. Barbose pompaggini che qualunque ragazzino tastieradotato potrebbe scrivere mentre tampona con un fazzoletto le tracce della sega di prima.
Si oggi sono verbalmente affilato. E ho voglia. Voglia di fare a fette. Voglia di non andarmene dall'Italia veramente, non come un ladro per lo meno. Ma sul serio, non voglio aspettare di vedere come va. Non voglio scoprire se le mie preferenze erano giuste o sbagliate. Ovvio che se quello che scelgo sale, non me ne vado, anche se dovesse mettersi male. Ma vedere DI NUOVO le proprie opinioni spegnersi e avere il tarlo dell'essere stati fregati, perchè lassù comandano loro e noi in realtà, che rimanga tra noi, non scegliamo un cazzo e siamo solo frutta da spremere... No. Allora non aspetto di arrivare a fine spremitura.
Io esisto a priori. Non ho bisogno di qualcuno o qualcosa perchè possa esistere. I governanti invece hanno bisogno del popolo, senza non hanno governo e non esistono. Sono una piccolissima parte del popolo. E sto voltando le spalle. Tanto continuerò a esistere, ovunque, probabilmente, possibilmente, meglio.

mercoledì 20 febbraio 2013

Chuck è finito.

Domani giornata di helldesk, oggi è partita incerta per arenarsi sullo stabile... Condominio... In casa... Ahahah... M'è piaciuto il giochino mentale autoironico....
Sul serio, ho patito a sto giro.
"Domani stai a casa ma mettiti la sveglia che se ci danno conferma vai."
Non so... Alzare la cornetta, non il culo, solo la cornetta, mezz'ora prima? Così magari non facciamo ridere troppo il cliente visto che non gli abbiamo fatto neanche un bel lavoro la prima volta. Oggettivamente, sfiga. Il lavoro è stato fatto bene, io l'ho iniziato, poi sono stato chiamato altrove e portato avanti da altri, ma ha lavorto bene, lo so. Sfiga ha voluto che dopo 48 ore di lavoro sia partito di nuovo, sembra, come prima. E ovviamente, stamattina non che smaniassi di andare a lavoro, ma almeno ditemi qualcosa! Alle 11 meno qualcosa, dopo molte insistenze mie, mi arriva la chiamata. Ed ero sul cesso dio cristo! E volevo proprio non avere quella sfiga prima di uscire di casa. Poi vabbeh, il resto è storia. Il lavoro è stato annullato, non so il perchè, e io ho vinto il rimasuglio di giornata. Bella roba. Pranzo dai miei, babbo con tosse brutta e mamma taciturna, troppo, imbronciata, e non ho capito il perchè. Ma il fratello sta bene... A parte la doccia fredda che gli ho fatto.
 - "Mi pagano 800 al mese... Speriamo mi rimborsino la benzina..."
 - "No Fa. Da casa al posto di lavoro mica ti rimborsano..."
 - "Eh ma a te rimborsano..."
 - "Solo quando vado fuori. Da casa a ufficio mica mi rimborsano, e gli spostamenti li calcolano da lì, non da casa mia."
 - "... ma saranno 200€ solo di benzina al mese..."
 - "Eh... E' un'inizio..."
Però avrei voluto fare di più per il fratello. Mi sono sentito montare la voglia di guardarlo e dirglielo. "Piglia in mano la vita! Prendi e fai! Quando vuoi, ogni volta. Goditi il tuo tempo!" Ma forse avrei fatto male. Me lo sono tenuto per me. Non so esprimerlo bene per me il concetto, spiegarlo sarebbe disastroso... O magari non disastroso ma... Maglio di no.
Il ritorno a tana è stato suggellato da un sms di pronto ritiro del cell. La mia prima assistenza... Dio come sono emozionato!!! E ovviamente cosa faccio: vengo a casa a prendere il foglio e andarlo a ritirare. Entro, vado al cesso che ne avevo bisogno, mi finisco il chuck lasciato a metà, controllo l'orario che magari apre tardi, prendo e parto. E più o meno sulle note degli hammerfall... Testa bassa, svoltato a sinistra, ritornato indietro. Ho dimenticato sul divano la ricevuta. Ooookey! Torno e prendo la bestia così dopo posso portare la mora direttamente a casa. No. La bestia è chiusa e non c'è nessuno ad aprirmi. Va bene. Mi arrendo. Finiamoci l'ultima puntata di chuck, aspettiamo l'ora con calma e ripartiamo dopo. E ora... Ora chuck è finito. Definitivamente. Quasi peccato...

sabato 16 febbraio 2013

Cuzco!!!

Il mio scald'acqua è un lama. Ed è un lama molto particolare... Per questo l'ho battezzato Cuzco, in onore al Cuzco de "Le follie dell'imperatore". Lei, la dama che condivide il bagno e il resto della tana con me, si lava tranquilla e beata, all'ora che preferisce. E meno male!!! Io, sfigato ancestrale con un pizzico di presocraticismo, se la faccio nell'arco di tempo racchiuso tra le 18 e le 21, e diciamocelo, se la giornata ce l'hai, non piena, ma anche solo vissuta al normale, quella è l'ora che hai a disposizione, anche perchè di solito dopo le 9, la fai se non devi uscire, e allora tanto vale farla dopo la mezzanotte!!! E ridiciamocelo! Se la faccio tra le 18 e le 21, lui, il lama di lamiera, superati i 5 minuti, parte freddo. Così come nell'antica e rispettatissima usanza sudamericana, non caricare mai un lama oltre i 25kg, o quello si siede e non lo schiodi più. E così lo scaldacesso. Si fredda, e non si scalda più.

venerdì 15 febbraio 2013

Frameless...

"E proviamo proviamo a prendere la decisione giusta..."
Ma bisogna essere dei bugiardi cronici per mentire a se stessi.
Ogni giorno è l'alba di un nuovo errore.
Ogni giorno, è il tramonto di una vittoria nata da un'errore.
E lle giornate senza errori?
Sono quei giorni che alla fine hanno la luna piena. Di quelle che non ti servono i fari per tornare o andare. Ogni giorno è talmente importante che qualcosa di terribile o di incredibilmente bello può succedere. Tu prova, prova a prendere la decisione giusta. La luna è crescente ora...


giovedì 7 febbraio 2013

Velo.

Dormi.
Ti immagino con un braccio lontano dal corpo a cercarmi, perchè ogni notte mi cerchi. Il bello del pensarti è che frasi sdolcinate e poeticamente patetiche sono semplicemente vere. Tu ora stai dormendo con un braccio teso perchè mi cerchi. E questo mi rende incredibilmente fragile. So di essere importante per te, e so che dannazione lo leggerai e che quindi poi chiederai. Stasera, dopo parecchio tempo, dormiamo separati. E io non è che non ti abbia cercata stasera perchè tu non mi sia mancata, ma ho bisogno di far montare la voglia. Ho paura della monotonia. Forse il più grande spauracchio della coppia. Quello che ci ha condotto al ko. Lo so perchè l'ho rivisto due anni fa, quando cercavo di capire acerbamente. E no, non sarò più così cieco da farla entrare in casa, annebbiarci i sensi e farci riscoprire un anno dopo piatto. E tutta l'importanza, l'amore e l'attrazione che ci siamo concessi in questi mesi mi hanno fatto volgere l'attenzione verso quello spauracchio. Non so se è alla porta, ma non facciamolo entrare Ale.

Questa va scritta....

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/tecnologia/2013/02/05/Caccia-marca-smartphone-Kim-Jong_8195587.html
Casa. Arrivato da poco. Stanco. La chiavetta è passata a 883 in macchina e mi sono fatto la discografia (e non ne vado fiero). Circa 2 ore e mezza di viaggio, tra una puttanata e l'altra, e 883. Remix non lo reggevo proprio. Le altre ci stavano :)... La donna è a casa propria, io come ai vecchi tempi fatico a convincermi di cucinarmi, così ammazzo il tempo scegliendomi con calma cosa guardarmi a e dopo cena. Poi qualche news da tirar giù giusto per rallegrarmi con qualche nuova barzelletta (leggasi politica). E poi mi capita questo. E per un momento non ci penso, poi alla parola "Seul" mi ricordo vagamente la descrizione di "confine più militarizzato al mondo" e quasi scoppio a ridere. Cristo... Se le coree trovassero la pace per via degli smartphone altro che barzelletta!!! E non riesco a pensarci e non ridere... E cazzo! I coreani sono quasi peggio dei curdi quanto a sfiga! Quelli sono circondati sì da forze armate e ci vanno di mezzo solo perchè... Ehm... Beh, casa è lì, non è che possano volatilizzarsi. E poracci davvero... Divago! Ma i coreani oltre a darsele in un modo che occidentalmente non capiamo bene (certi percorsi orientali non hanno logica per me. Ma ci sono e sono forti... Come li spieghi tanti suicidi altrimenti?) ma in più la natura li ha anche armamentati malissimo! Sparano a salve!... Tralasciamo va... Volevo solo mettermi il post-it della cosa. Ho come il sentore che la barzelletta non sia poi così impossibile. So' strani quelli. So' orientali. Capaci pure che per samsung o htc e un generale decidano di... Bo... Che so... Unire le coree, farne un paese potentissimo e prendere il controllo delle telecomunicazioni mondiali! Meglio esserselo scritto su un fazzoletto... Occhio agli orientali!
Oh, ci sono ancora tre quarti di sverginella sul posacenere... Meglio fumare e non pensarci.

venerdì 1 febbraio 2013

Un 14 fa'...

Qual'è la differenza tra quello che trascuriamo e quello che curiamo? Che uno vive e l'atro no? Mmmhhh... no. A volte le piantine più curate appassiscono comunque (e questo mi ricorda le mie mariucce sul balcone l'anno scorso...), altre volte, non le consideri e loro sono rigogliose, forti, felici.
Io non so gli altri, ma ci rifletto quando mi capita di pensarci. A volte la nostra utilità non solo non è richiesta, ma è addirittura influente unicamente con la nostra assenza. Tutto quello che di invasivo faremo, è dannoso. Estremistico, particolare, applicabile solo a pochi casi isolati, criptico. No, è solo fastidioso. E' fastidioso stare a guardare senza poter fare. Sono i panchinari quelli che hanno il sonno disturbato, non il portiere che s'è beccato la rete o l'attaccante che ha fatto il punto decisivo. Loro dormono tranquilli.
Un 14 fa' ero in corso Galileo Ferraris. Svolgevo un lavoro, montavo una webcam e configuravo una linea per un collegamento isdn per call conference. E causa un pc con (nb, quanto segue è tecnicismo puro di cui non frega niente a nessuno e che si può saltare fino al prossimo punto) avvio in dominio remoto su mpls da 2mega, con policy in avvio che "costringono" l'installazione di aggiornamenti e programmi da remoto, l'avvio del suddetto pc è durato ben 50 minuti. Cristo, credo che lo stia scrivendo unicamente per ricordarmi che SE un giorno riandrò in quell'ufficio, l'avvio lo faccio col cavo di rete staccato!!!! (e comunque sono finiti i pallosi tecnicismi) Causa pc ad avvio ultralento, sono uscito dalla sontuosa scalinata a doppio portone borchiato in stile romanico, alle 18,25. Fuori, la macchina posteggiata nei pressi, e un tizio che metteva una signora svenuta nel sedile del passeggero. Ho chiesto se aveva bisogno, ma mi è stato risposto che era tutto a posto. Ora, per me tutto a posto è che quantomeno una persona sia capace di dire sto bene, anche da seduta, ma in fondo, tutto bene può essere qualunque cosa. E io dribblo l'argomento, con nonchalance, perchè di fatto, la domanda è rimasta senza risposta.
La differenza, è solo nell'importanza che diamo alla cosa. Nulla d'importante viene trascurato e nulla d'inutile viene curato. La nostra testa lo sa, e anche noi nel profondo. Ma in coscienza, ancora non lo sappiamo.