martedì 12 agosto 2014

Men

Alcuni sono "gatti", altri "cani".
E i "gatti" possono essere sfuggenti, spericolati, funamboli, traditori, indipendenti, sornioni, domestici o selvatici fino ai limiti estremi del non saper vivere 5 minuti fuori o incapaci di stare 5 minuti dentro. I "gatti" sono normalmente incapaci di un dialogo diretto, non rispondono al nome nè a orari di sorta. Sono ribelli, ma mentre alcuni lo sono davvero, altri lo sono unicamente nella loro incapacità.
E i "cani"... Hanno caratteristiche normalmente più miti ed equilibrate dei "gatti"... Sono amichevoli, chiassosi, fedeli, aggressivi o docili, randagi o domestici, piagnoni, coccolosi, schivi, rabbiosi, indipendenti o assolutamente dipendenti, morti in poche ore se abbandonati o furiosi in 5 minuti se rinchiusi. I "cani" rispondono sempre al richiamo, sono incapaci di non provare attenzione verso la voce e di solito scelgono se fidarsi o meno, indipendentemente dall'indole che li governa.
I "gatti" sono di natura selvaggia, e per quanto le catene abbiano reso alcuni di loro incapaci di sopravvivere da soli, la loro indole mette sempre e solo loro al primo posto.
I "cani" hanno una natura più imprevedibile ma che da' loro una collocazione più precisa. Se hai di fianco a te un cane d'appartamento saprai che questo eseguirà sempre ogni tuo comando. Al contrario se il cane è un randagio, può essere un ottimo compagno, ma non sarà mai ciò che non vuole essere e userà la catena che lo costringe per raggiungere la propria libertà più estrema.

venerdì 1 agosto 2014

No ma è solo perchè sono stronzo...

http://www.leggo.it/NEWS/ESTERI/bimbo_brasile_tigre_zoo/notizie/827304.shtml
Il fatto che sia successo, non denota imbecillità del bambino nè tantomeno aggressività smisurata del gattone. La colpa è di tutti quegli stronzi che pubblicano pace & amore ogni due per tre. C'è quello che che fa vedere come il puma lecca e coccola una famiglia di gattini, quello che fa vedere come un leoncino può essere svezzato da una cagnetta qualunque, quello che gioca con l'orso bianco dandogli pacche sulla spalla. E si, sto dando dei coglioni a tutti quelli che conosco e non, che sulla loro bachechina di facebook continuano ad appendere bambini sfregiati, teneri cuccioli da salvare, stronzi che tagliano teste ai gatti.... E poi mi chiedono perchè ho così pochi contatti... Perchè imbecilli ne devo sopportare già troppi nella realtà, mi pare semplice.
Voi siete tutti fuori! Sono il primo a fare cazzate con animali di una certa stazza. Il primo a difendere la propria bestia perchè lo spazio è di tutti e lei non ha motivo di essere legata. Non è in grado di fare del male. Non è in grado. Giudizio verificabile e incontrovertibile. Una tigre lo è. Un puma lo è. E non è un giudizio opinabile. E il gagno in questione, non s'è rincoglionito di botto! L'avete fatto rincoglionire con tonnellate di amore indiscriminato che NON ESISTE!
Se un cane mi corre addosso, e non conosco la bestia, posso valutare se rispondere accogliendolo o scacciandolo. Se una lince mi punta cerco di fare un home run con la sua testa con la prima cosa solida che ho vicina, e non perchè sono crudele o stronzo, ma perchè se anche solo fossero fusa, non mi va di rimetterci un braccio.
Ma ovviamente la cosa, se succedesse, farebbe solo di me un mostro. Perchè il buon senso è diventato ormai un mix letale di ipocrisia e informazione mediatica.
Adesso però la tigre la sopprimete eh pezzi di merda... E non ha fatto niente, NIENTE! Chi ha tatto il recinto per niente sicuro, visto che uno ci può infilare la mano dentro, quello è da sopprimere! Chi ha contribuito a mettere nella testa del bambino che si può accarezzare, quello è da sopprimere!
Ma solo la tigre pagherà. E solo perchè è esistita.
Coglioni...

martedì 29 luglio 2014

Seeker

Posso essere moralmente a terra, lento, distratto da altro... Ma rimango sempre un seeker infallibile.
Se entri nel mio mirino, non importa dove ti nascondi, è solo questione di tempo...

sabato 21 giugno 2014

Equilibrium

Sicurezza : Distacco = Insicurezza : Attaccamento
Direi che è banale, ma esattamente come il titolo del film che vedo di sfuggita e bollo "interessante... Come arrivo a casa ci do' un occhio!" Ovviamente arrivo a casa e me lo dimentico. E poi me lo ricordo un paio di mesi dopo... E coi film posso anche passarci sopra, ma a sto giro l'equazione me la segno e che dia i suoi frutti...

giovedì 29 maggio 2014

M.Y.O.

Da 0 a 30.000 è come da 0 a 10 anni. Il motore si deve ancora aprire, formare. Cambia voce, ogni tanto incespica, ma non ha mai niente di serio. Non ha un graffio. Tenerezza lucente.
Da 30.000 a 60.000 è come da 10 a 20 anni. Instancabile, indomabile, completamente fuori dalle regole che ancora non ha imparato e forse mai imparerà. Aggressività fuori giri.
Da 60 a 90 è come da 20 a 30 anni. Si fa portare un po' da chiunque, ha voglia e ne vuole sempre, ma è un'età difficile, e il segreto è solo come l'hai "educata". Fascinosa ruggente.
Da 90 a 120 è come da 30 a 40 anni. Può darti soddisfazioni che non puoi trovare altrove. Devi ricordarti che non è più una ragazzina, ma punisce sempre chi la sottovaluta. Fierezza incontrollabile.
Da 120 a 150 è come da 40 a 50 anni. Il tempo segna. Qualche riga la si scopre ad ogni lavata, d'inverno potrebbe svegliarsi stanca, ed è felice perchè sa che la primavera è vicina. Irriducibile romantica.
Da 150 a 180 è come da 50 a 60 anni. Non tutte ci arrivano. Qualcuna si ammala troppo seriamente, e i meccanici fanno quello che possono. Ha attraversato ogni sentiero e merita sempre la precedenza. Truccata delicata.
Da 180 a 210 è come da 60 a 70 anni. Riconoscerla è quasi impossibile, "Ma dai! Non ha 200.000 km...." Non c'è cosa che non abbia fatto e che non rifarebbe, se solo quella sospensione non fosse tanto scarica... Ma al semaforo non è mai seconda a nessuna. Sognatrice esperta.
Da 210 a 240 è come da 70 a 80 anni. Le ripresone sembrano un sogno lontano, ma un sogno reale. Ogni tanto l'autoradio attacca la canzona giusta e... Non sempre lo scarico è pulito e il motore pronto... Affidabile complice.
Da 240 a 270 è come da 80 a 90 anni. La verità è che solo chi ha avuto un garage sulla testa ci arriva "sulle proprie gomme". Sono rare. Quasi mai più la più belle sulla passerella. Ma ha meravigliose sorprese sempre pronte nel cruscotto. Improbabili piaceri.
Da 270 a 300 è come da 90 a 100 anni. Non è per tutte le occasioni, e a volte non si sente di andare neanche a quelle richieste. Potrebbe raccontarne così tante, se solo riuscisse ancora a riproporlo sull'asfalto. Solitarie scontrose.
Dopo i 300.000 km non c'è più importanza nel numero, come dopo il secolo. Ogni giorno è un bel giorno. Ogni tanto qualche km si può fare, non mollerebbe mai fosse per lei, tanto i giri del totale possono girare all'infinito, e non importa quale sarà l'ultimo km, basta che i numeri girano, e che quel posteggio, l'ultimo, sia tra molti anni, ma soprattutto, tra molti km.

martedì 27 maggio 2014

TrueslaFalseurTrueslaFalseurT...................

E' vero che si nasce e si muore soli.
E' falso che la bellezza risiede nello scalare la vetta. E' da idioti crederci e assolutamente da masochisti! La bellezza può essere racchiusa nello scalare, ma decisamente se è solo lì hai sbagliato sport! Datti all'ippica!
E' vero che siamo gelosi dei nostri ricordi felici, senza non riusciamo più a produrne. Ma attenzione, la gelosia è, e sempre rimarrà l'arsenico dei sentimenti. E senza, sarebbe come vedere "Hanno incastrato Roger Rabbit!" in bianco e nero... Lasciamo perdere.
E' falso che tutti gli uomini sono liberi. Tutti hanno la libertà come assoluto diritto di nascita, ma il mondo, o a volte loro stessi, la negano. E poi, come animali addomesticati da millenni, in breve, perdono irrimediabilmente la capacità di vivere liberi. Si sacrificherebbero addirittura per la loro catena.
Più grido forte nella testa per sovrastare le voci, che come funi tirate allo stremo da un capo o dall'altro, dalla risposta o dalla domanda, più esse saccheggiano ogni sprazzo di lucidità. Razziano, calpestano e devastano qualunque ricordo, vicino o lontano. Ogni sorriso è una cascina bruciata, ogni risata un bestiame squartato, ogni carezza una scure abbassata su un cranio... 
In ogni ricordo spezzato rivisto, ho trovato un errore. Ogni ricordo perfetto non ha subito danni dai ferri dei cavalli o dai mortai. Sono stati spezzati, ma non è stato quello. Mi dicono che manipoliamo i ricordi per proteggerci. E' un processo inconscio, normalmente non crea casini, cerca di prevenirli anzi.
E' vero. I migliori illusionisti per noi siamo noi stessi. 
Ed è falso. Perché essere i migliori a volte non è sufficiente. A volte, neanche il migliore ce la fa.
Ho sempre guardato dritto negli occhi mentre sentenziavo che non mento mai.
E ora mi costringo a vomitare ogni giorno la bile di menzogne che ogni notte svuota la mente e si riversa nello stomaco.
Ma non so, visti tutti gli errori trovati, e riconosciuti, in tutti i ricordi. Non so, se anche adesso sto solo seguendo una nuova marionetta. Una nuova trovata, un nuovo show, in anteprima, per il singolare pubblico che stava per andar via. 
Ho imparato che se ti alzi e corri, illusione o no ti sei alzato e stai correndo. 
"Si ma devi alzarti seriamente!"
"Come si fa ad andare via da sè stessi senza andare via?"

lunedì 5 maggio 2014

Promemoria

Per me, che sembro essere l'unico che ancora non l'ha capito. E che sia chiaro a sto giro!
Il mondo gira e sembra che continui a prenderti per il culo? Corri i 100 in 7'', arrivi col fiatone, felice, e scopri che la fotocellula era spenta? Fai un trasloco senza una sbavatura e hai cannato destinazione? Fai la più bella azione sportiva della tua vita ma non sapevi che questa mattina hanno cambiato il regolamento?
Non puoi cambiarlo, sei solo una persona. Non puoi cambiare il mondo. Puoi solo imparare a fottertene!
E in culo anche ai santoni che rifilano credi e fedi.
Fottersene è l'unico salvagente. E io mi sono rotto i coglioni di andare a recuperare biglie a bambini capricciosi in fondo all'oceano. E ora piangi! O fottitene! Basta che non guardi me!
Detto questo a sto giro mi chiudo a riccio. Ho tre milioni di aculei che devo lisciare uno a uno, e sono tutti molto più importanti di qualunque altra cosa.
Per quanto mi riguarda, il mondo può bruciare per intero. Io ho bruciato il mio presente. Lo so. Solo è sarà difficile ammettermelo. Gandhi avrà anche celebrato la sua "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo", e io ci ho creduto. Ho sbrindellato cuore e mente in questa crociata. E ora mi ritrovo con lo stomaco devastato, la testa sull'orlo della depressione e il corpo deperito nell'anima.
Ho combattuto troppo. Non è che non ne abbia più voglia o che voglia riposarmi. E' una litania che ho sentito e mi sono raccontato troppo a lungo. E' il momento di guardarsi allo specchio e dirlo chiaramente: "Hai sbagliato!" E so perfettamente quanto sia inutile e deleterio continuare. E' andato. Morto. Caputt'.
"O cambi capitolo o il ciglio lo oltrepasserai... Pensa ai tuoi cazzo di aculei per un po'..."
Se solo le estremità smettessero di tremare e l'aria mi riempisse i polmoni col suo insapore fresco e vitale... Se solo riuscissi a slegarmi da 'sta meteora che mi sta fiondando su una gigante blu... Ma ancora non l'ho ammesso a me stesso. Non voglio sentirlo, non ci voglio credere, o forse sto insistendo alla porta chiusa sbagliata. Come quasi sempre, non lo so. E non so bene a cosa credere, ma il salvagente è lì, lo guardo, e sto pensando che è come se avessi già allungato il braccio, solo che come il moccioso che impara a nuotare e non riesce a convincere la mano a levarsi dal muretto, la porto avanti, e la reimmergo, convinto che è l'ultima bracciata.
Col fiatone, tutti i muscoli allo spasimo. "E' solo l'ultima."
Con il mento spesso inabissato, con gli arti gelati dall'oceano e ustionati da colpi di tenacia ormai insensata. "E' solo l'ultima."
Con gli occhi fuori dalle orbite e le narici che bruciano per la salsedine. "E' solo l'ultima."
Con il ventre che rientra, stanco di combattere la pressione, con la pelle che si spacca e i denti che serrano il nulla. "E' solo l'ultima."
Col pensiero costante che la resa ucciderà comunque una parte di me. E quello che sopravviverà vivrà col terrore che mollato una volta, lo rifarò, e perciò non sarò mai più degno di fiducia.
Patetico.
Tutto questo è uno spettacolo patetico.
E non riesco a farlo smettere.

giovedì 1 maggio 2014

Fu(r)ture.

Ho sempre pensato d'esser io quello che partiva e andava, invece mi rendo conto d'esser diventato colui che assicura i collegamenti per chi va, senza mai lasciare il porto.

mercoledì 30 aprile 2014

Sbuffonciell'

Essere fermi al semaforo.
Spalancare le fauci alitando una densa boccata fuori dal finestrino.
Ricomporsi gradualmente, godendosi il momento.
Mettere a fuoco più in là, solo un po' più in là, il poliziotto che rimane immobile nell'atto di chiusura della propria macchina.
E ti osserva.
E tu osservi lui, riprendendo una lucidità estrema.
Ed entrambi, senza parlarvi, lentamente ruotate la testa verso il semaforo ma senza scollare gli occhi.
E il semaforo quasi complice, scatta verde.
E tu, quasi complice pesti che è una favola, per andare via lento come una lumaca, nel kilometrico asfalto di due secondi.
E il "polliziotto" è rimasto immobile, seguito da occhi rapaci sullo specchietto.
E grazie amico. Forse non voluta, mancanza di tempo di reazione, o forse finite le 8 ore non te ne frega più niente...
Ma grazie amico. Attenuanti non avrei saputo darne. A parte gli aneddoti della giornata di merda appena passatami sulla pelle...

Ps Doveroso. Ringrazio lo scheduler. Il post non l'ho scritto all'ora indicata.
Tanto, l'adesso non esiste, indipercui... Che si fottano pure passato e futuro e buona grigliata e giocata a tutti.

martedì 22 aprile 2014

In ogni angolo.

Dolci momenti, lunghissimi abbracci. Baci in ogni dove. Disordine, ma realtà.
Vedere e non vedere, nel candore degli occhi che ti cingono come solo un koala potrebbe capire. Ma a me piace. Vedo la realtà che tanto a lungo ho cercato, con tutte le mie forze, di ergere e sorreggere da solo. Perchè se il pilastro sei tu, sai quando cederai... Ma a sorreggere un altro mastodontico catino colmo di realtà c'eri tu, che supplicavi aiuto sghignazzando perchè la mano sempre la tenderò... E lo sai. E il tuo catino s'è scontrato col portapacchi pieno di ogni come e perchè sulla mia testa, ed è uscita tana. La nostra piccola alcova. Quattro tegole su un pavimento con troppo pelo. Certo, perchè il cane dove lo mettiamo? Tra i momenti lov, è certo. Di muso. Mentre fa retromarcia.
In ogni angolo. Siamo. E basta guardare per capire.

lunedì 24 marzo 2014

Oggi è da filosofia

La strada che conduce al lingotto è sempre più luminosa, soprattutto se sta sbocciando la primavera, gira double bass dei gorillaz, hai un cippone a metà in mano e inciampi nelle domande giuste. Pur rimanendo sbagliate ovviamente. Penso di essere e di trasmettere l'immagine di un tizio logico, 1+1 fa 2 e il sentimento umano è tutto quello che c'è attorno a un freddo numero nella realtà. Penso sia piuttosto facile incasellarmi così. Eppure la mia mente non è così. Un errore che ho sempre fatto e faccio tutt'ora in molti campi è illogico puro ma chi mi conosce sa che sono così. Se vuoi imparare una cosa parti dall'ampio, inizi in easy mode, concedi margini d'errore della madonna perchè è più semplice e deve esserlo! Io no. Quando devo imparare parto subito dalla modalità impossibile, tolleranza 0 verso qualunque errore, devo già esprimere fluidità, padronanza e tecnica. Fin dalla prima. Va da se che è impossibile. Ovvio essere universalmente incazzati se il metro è questo! Nelle ultime ore la topografia della mia testa è passata da Cordigliera delle Ande a Faglia di Sant'Andrea con tutte le conseguenze del caso. Oggi la testa spinge veramente tanto, è veloce, energica, non arrabbiata ma furiosa. Mi sono addormentato col penrsiero che il destino è il nome di un risultato particolare. Il destino, il destino! Non è altro che il nome di un risultato. Devono mettersi in fila tutti gli eventi che portano al risultato e ogni singolo evento deve essere previsto. Solo allora si ha un risultato inevitabile, che chiamiamo destino. Se solo un evento non è certo, il risultato è solo prevedibile, ma non predestinato. Nella realtà il destino è destinato a non esistere. Ma il vero nocciolo viene pinzato dai denti in un momento di attesa, mentre l'ordinazione viene presa e il piatto servito, un ritaglio di tempo in cui ho sentito la realtà fluire nel presente e usando me come perno. Io, definito nel presente, reale, come l'acqua davanti a me, vero, come il bagliore dall'alto, stupidamente complesso, come il reticolo di polimeri che crea il video che stai leggendo.
Leggi e basta è la lezione del giorno.

giovedì 13 marzo 2014

lunedì 3 febbraio 2014

Lune(dì)

Ci sono giornata che nascono, nè storte nè dritte. Vengono fuori così, perchè dopo domenica c'è lunedì, neanche se morissi io o tutto il mondo questa cosa cambierebbe. Quindi, di buon lunedì ho iniziato. Iniziato non proprio dritto, tipo disco pieno di un server con 12 dischi concatenati e una di due istanze SAP in errore.... Non aggiungo altro, ora funziona. Non mi spettava mettere le mani, ho fatto alla chetichella, gli utenti mi hanno amato e offerto caffè e io non mi chiedo altro per ora. E poi la chicca. Focalizzo che ok, non sarò riuscito a fumare mezza cicca da quando sono entrato (ed erano oramai le 11.30, inutile perdere 10 minuti), mi spettava dopo poco più di un'ora la Wiener Haus e il ritorno in ufficio. Vedo il barlume. Helpdesk coperto, almeno un altro collega di supporto, potevo più che volentieri disattivare mente & corpo senza tanti tentennamenti. Quindi presto detto, elaborato le ultime richieste, lasciato il cliente contento, uscito alle 12.32 (non ci credo manco io), coppia di wusterl arrotolati in pancetta + patatine... Scusate sbavo sulla tastiera... Un ora di tempo per partire e fare 20 minuti di strada... Piove. Come piace a me. Rollata in posteggio, accensione in tunnel e musica di sottofondo.... Dio sono ancora in botta iper rilassata!!!! 
Barzelletta del giorno? Solo un drop_table sql che non ho fatto io e che ha ranzato la contabilità di $Azienda. Me ne frega meno di niente e penso solo al relax dei rapportini finiti, la pioggia che cade e la voglia di tornare a casa e stampare un bacio alla mia donna.

giovedì 30 gennaio 2014

Non è che il titolo ci debba per forza essere!

Lo sfogo è dei più sbrigativi.
La "migliore coppia di sposini" sta avviando le pratiche del divorzio.
Io, cinico, concludo che il matrimonio non necessita dell'amore per vivere, nè per morire, e tantomeno l'amore necessita del matrimonio, sia per vivere che per morire. In effetti uno dei due è di troppo, pretende di essere un prolungamento, un'appendice, più fastidiosa che necessaria da come la vedo.
E al dunque mi si prospetta: "Ma se essere spietatamente veri è visto come cinismo, le congreghe di animalisti convinti che ti spiattellano fucine di cuccioli da salvare sono tribù dei peggio ipocriti!"
Ma l'amaro, una distruzione in atto, qualcosa che cambia, qualcos'altro ancora. Capisco le azioni, capisco la leva, capisco il cambiamento. Ma allora perchè l'amaro?

venerdì 17 gennaio 2014

Abbiamo vinto.

Lotte continue per sovversare le intransigenti leggi di madre natura. Secoli, millenni, eoni di evoluzione e alla fine, o meglio, a un certo punto, la vittoria.
La natura che nel suo cinismo uccide piccole creature difettose, o da' la possibilità al cacciatore di sopravvivere, o lo mette alle strette. O alla prova.
Questo non è un post. E' una semplice sentenza.
Una parte dei 7.000.000.000 di individui, identificati come esseri umani, dovrebbe sopperire a quella legge. Ma la volontà dell'uomo è forte, forse più forte. E spezza l'ingiustizia. E l'evoluzione si storpia. E forse questa ferita porterà a lei, all'evoluzione, grossi danni. E l'uomo festeggerà forte questa sua vittoria. Perchè è giusto, di solito non si festeggia se si perde...
Con la più grande vittoria dell'uomo, la specie si estinguerà.