lunedì 26 settembre 2011

Momenti di assenza.

Dio, è talmente serio che manco il titolo riesce a sdrammatizzare. Anche se ammetto di essermi preso un po' male oggi... Non è Murphy che è stronzo. Non è il mondo che ce l'ha con te. Anche perché oggi il mondo mi ha gridato con le insegne luminose che stavo andando dalla parte sbagliata...
Se chiedi il pomeriggio libero per sbrigare affari personali e te lo concedono senza neanche pensarci, rinvia. Non è il pomeriggio giusto. Se volevi andare a svaccare al Mc, ma nessuno degli amici nell'arco di pochi km ha il pranzo libero, non tornare a casa, vai al Mc da solo. Inutile dire che sono venuto a casa a mangiare (maledetti risparmi che devo mantenere...). Se al primo giro non riesci a crackare il cellulare, non insistere. Non 4 volte almeno, col risultato che ora non è neanche un bel fermacarte. Ma se poi vai in banca, non trovi posteggio e la metti lontanissima (e quindi le cerchi tutte per non tornare subito), e la banchiera è una stragnocca con due poppe da urlo, e ti fa segno che "E' tardi rincoglionito! Dovevi venire prima..." Ma tu fai gli occhioni dolci, e lei ti fa entrare con aria circospetta... Almeno non essere rincoglionito anche lì...
Era veramente veramente bella.
 - Ciao, sono passato solo per un cambio di residenza...
 - Si... Hai il foglio del comune?
 - Ehm... n'attimo eh... Era qui...
 - ... Senza non posso fartelo...
 - Ho il timbro nuovo sulla patente...
 - Mi spiace...
 - Dai... Ho preso il pomeriggio libero... Non farmelo perdere...
 - Abiti qui vicino? Posso aspettarti se fai in fretta...
(E zaaak!!! Frecciata numero uno!!!)
 - Mica tanto vicino....
(E mica tanto furbo sei...)
 - (Guardandosi attorno con aria circospetta...) Vieni qui... Avvicinati....
E nel dirlo si chinava verso la scrivania invitandomi a fare lo stesso...
 - Non dovrei, ma posso lasciarti il foglio compilato, e poi me lo riporti o lo fai portare col foglio del comune...
 - Ah! Grazie mille! Mi hai salvato! Eheheheh....
.... Ma che cazzo ridi? Sei coglione?
Mi sono reso conto di quanto successo nella strada del ritorno. Al che ho avuto ripetuti altri bui e ho capito. Dietro front, tornato alla banca con tutte le ottime intenzioni di spuntarla, in un modo o nell'altro. Passo, e lei è ancora lì, si vede la coda bionda dietro l'altissima scrivania.
 - .... ho finito le cicche... E anche le cartine! Fortuna che c'è il tabaccaio proprio qui....
2 minuti dopo sono davanti alla banca. Fletto la testa e... "No c'è!! Cazzo... Ma no... Sarà andata al cesso... Ma in banca si cambiano nel retro per uscire? Bu... Aspettiamo un momento..."
25 minuti e 3 sigarette dopo il momento non esisteva più. Tornato affranto verso la macchina che... Non trovavo più. E sinceramente, ero talmente... Incredulo! Per tutto! Che ho girovagato senza preoccuparmi del fatto che la macchina non era dove mi ricordavo...
Devo riparlare con quella banchiera/cassiera/impiegata/quelcheè bionda e con una scollatura da favola.......

giovedì 22 settembre 2011

Il momento.

Ogni centesimo di secondo nasce una formica, un topolino o una piccola acciuga.
Ogni secondo, milioni di tonnellate di idrogeno diventano elio.
Ogni secondo, qualcuno espira e qualcuno inspira.
Il momento c'è sempre. Bisogna solo vederlo, sapere quale deve essere. Io, ho deciso che gioco alla roulette russa. Prendo questo come mio momento. Vediamo un po' che succede...

Sbriciolato.

A pezzi lo diventi lungo la settimana, se ne capitano come questa, ma al momento sono definitivamente sbriciolato.
Son talmente a pezzi che mi sono fatto il programmino su misura per la serata. Il quale comporterà un paio di borse di altra roba (ma quanta cazzo di roba ho??), una cippa, possibilmente a stomaco vuoto tanto per lasciare andare la testa alla deriva più completa e non so cos'altro. E una doccia e magari qualcosa da mettere sotto i denti...
Oggi non ho zoppicato. Quasi niente... Domani dovrei essere completamente a posto.
E oggi è il compleanno del fratello...
Non ho altre parole da sprecare. Mi avete prosciugato di tutto in questa settimana. Non ho più aria per me. Sinceramente, mi sono rotto il cazzo. Per stasera non ne voglio sentire. Le seghe mentali, fatevele senza di me.

mercoledì 21 settembre 2011

E lo chiamarono Biancaneve...

Non ho voglia nè tempo di annoiare i pensieri, ma un piccolo sfogo devo farlo.
Il succitato chiamato in attenzione dal titolo s'è beccato questo nomignolo, e finché non me lo metterà nel culo (e se non ho capito male succederà) continuerò a chiamarlo Biancaneve.
Perché Biancaneve?
Mah... Sarà che una delle prime cose che m'ha colpito nel conoscerlo è stato il fatto che produceva forfora al posto di anidride carbonica, o forse il fatto che aveva l'unica camicia bianca da uomo normale, ma con dei merletti particolarmente elaborati nella zona cervicale, o forse perché ha l'unica poltrona nera con la parte superiore bianca... Non lo so. Sinceramente non lo voglio sapere, non voglio sapere molto di più di costei. Così come non voglio sapere perché taluni individui capaci di far addormentare un prete nel giubilo della sua messa domenicale abbiano invisibili ragazze/donne ad aspettarli a casa, casa la quale peraltro, è bellissima, sempre alla moda ma coi detersivi riempiti al distributore, le soluzioni fantascientifiche per non sprecare energia E i climatizzatori industriali E i plasma 60 pollici E la stufa a pellet E il teleriscaldamento.... Vabbeh. Sto anniando. Io faccio una vita tutto sommato tranquilla. Esco di casa alle 7,30/8, torno a volte alle 8, a volte alle 6 del mattino. Ogni tanto faccio pulizia con una scopa e un bastone da 2euro e 50 e una spugnetta di un pacco da 3 da 1euro. Normalmente dove faccio presenza si ride bene, sono dolce ma poco romantico, scopo bene ma cucino male... Eppure non ho donne ad attendermi. Casa mia è piuttosto un cesso, soprattutto ora che ne ho due case, una da svuotare e l'altra da riempire. Ho una bellissima alfa nera, un paio d'anni fa avevo anche un bel fisico, cosa che ora mi sta diventando impegnativo ricostruirmi senza non rompermi a ogni passetto avanti... Sono testardo, vero, ma quale siciliano non lo è? Mi sono solo vantato di una cosa della mia nuova casa: il cesso. Ed effettivamente... E' fantastico. Niente di disumanamente concepibile, è un bagno classico, normale, ma il mio attuale cesso è una latrina che continua a farmi scendere intonaco quando muovo quella fottuta tendina che ho già rimesso a posto tre volte...
Insomma, non volevo parlare di case, solo di Biancaneve. Ma mi sta talmente sul cazzo (e io a lui) che non ci riesco.
Rivoglio l'altro. Tutti lo vogliono. Cazzo non ne ho trovato uno che non mi abbia guardato con gli occhi rassegnati, chiedendo "Eh... Ora è così..." "Ma domani torni?"
No. Domani non torno. Di oggi ho fatto abbastanza.
Mi hanno distrutto uno dei pochi posti belli in cui mi piaceva proprio andare a lavorare....

lunedì 19 settembre 2011

Duble KO

Come si può notare, pochi minuti fa ho schissato il pubblica per il post sotto, nonostante avessi scritto nella bozza che fosse venerdì. La verità è che l'ho concluso stasera. In ordine...
Mentre scrivevo, diciamo alla parola "culo" anche se non è vero ma tanto era più o meno lì e comunque era diverso il pezzo quindi non serve a molto dirlo,venni attratto dal monitor del malefico, che lo ammetto, non stavo guardando da qualche minuto. Bene, all'ennesimo riavvio dell'ennesima prova, mi è scappato il "momentoF8" e quindi lui ha bellamente provato a partire. Il culo ha voluto che un disco fosse fuori, e l'altro dentro, e dopo 20 minuti di schermo nero con cursore lampeggiante, il sistema è partito. Ora, copia immediata di acronis, telefonata minatoria e il server è finito nel cofano. Venerdì l'ho portato in ufficio, e mollato lì con le prime manovre del caso dimenticato fino a lunedì. Poi ho preso e sono andato coi colleghi a una grigliata. Serata fantastica, e tra sistemisti, cose che altrimenti non si potrebbero neanche sognare. Telefonata. E' un tecnico mezzo capo. Sono quasi le 11. La vpn non va. Venerdì. 11. 7 sistemisti. "Prova a fare questo test. Apri il browser e digita: VU VU VU PUNTO York Otranto Udine Palermo Otranto Roma Napoli PUNTO COM..." Sono tornato a casa alle 5 e 40, bevuto e fumato e quasi sboccato dalle risate. Sabato, ore 10. Mi chiamano per sapere quando adrò a prendere l'amico per il matrimonio. Mi giro dall'altra parte. Ore 11. Suona la sveglia del sabato. Mi giro dall'altra parte. Ore 12 e troppo. Chiama la mamma per sapere se vado a mangiare a casa o passo a prendere il vestito dopo. Mezzo secondo dopo mi fiondo giù dal letto, mi faccio male troppe volte alla caviglia-ginocchio malconci e corro in macchina a casa. Mangio, mi vesto e... "Oh cazzo... Ma cosa manca? Scarpe ci sono, camicia c'è... Cazzo manca?... LA CINTURA!!!" Corri a casa mandando a puttane qualunque parvenza di non arrivare sudato e non zoppicante, recupera la cinta e... Va beh, facciamoci una cippa... Magari la prendiamo più alla leggera. La fumo lungo la strada ed effettivamente la prendo più alla leggera. Un po' troppo forse. Arrivo che non sono decisamente l'unico nella via, coi Dire Straits a medio volume, finestrini giù e cippone in bocca. E il calesse affittato per l'occasione che per un momento mi ha fatto credere di essere veramente e pericolosamente in botta... Non devio essere stata una bella visione per molti parenti... Saluta di qua, mangia di qua, guarda il culo di quella là e la scollatura di quell'altra lì, insomma, la sposa è inavvicinabile. Del marito si fanno scommesse che sia andato a giocare a calcetto o stia semplicemente facendo zapping a casa con la birra da una parte e la gazzetta sulle cosce. Era in chiesa. Ok, ho peso la scommessa (sono un sentimentale). Gira che la rigiri il matrimonio finisce all'una, alle 2 ho accompagnato due a casa e alle 2 e 2 minuti mi ritrovavo a spingere una cazzo di matiz rimasta ferma. Mi sono ricordato della gamba solo quando ho dato la prima spinta, giusto per capire quanto fossi sano e reattivo. Accompagnato la terza a casa, avevo la gamba completamente martoriata dal dolore, in qualunque posizione e con qualunque movimento, e tanta, tanta voglia di morire nel letto. Erano le 3 meno venti. A mezzogiorno mi faccio violenza ad alzarmi dopo aver ignorato le sveglie (domenicali) delle 11. Cerco di non vomitare ma soprattutto di non cadere. Un'emicrania doppia, data da quella della sera prima che non è arrivata credo solo per mancanza di tempo, praticamente non ho riposato, e sommata a quella veramente meritata del dopo matrimonio. Alle 13 sono più o meno un essere umano zoppicante. Scopro che l'argentino, nel tutto s'è portato via anche lo stendino e, il tempo, è non è che sia proprio da fiducia. Ok, mi porto anche il bucato di là, tanto... A giorni arrivo... Due borse, uno zaino da montagna e due sacchi dopo, e sono veramente demolito sul pavimento di casa mia. Ancora non ho avuto il tempo di vedere la camera montata venerdì. Carina... Non ho la forza per esultanze, anzi, sono quasi deluso. Decido che cambierò un po' la disposizione, appena ne avrò la forza. Torno per un secondo viaggio ma a sto giro solo due borsoni. La lavatrice nel frattempo ha finito, e dato che non so dove infilarmi la roba la lascio lì. Vado a vedere come sta papà, che mi è arrivata voce non sia stato benissimo ultimamente, e ovviamente, sangue del mio sangue, è stato male, ed è inavvicinabile. Poche incazzature dopo me ne sono andato onde evitare di peggiorare e arrivato a casa sono collassato. Finchè....
 - Resident Evil Theme - (suoneria)
Collega - Ehi... Ciao, ti aspettiamo per colazione?
Io - Cazzo!!! Non mi sono svegliato!!!!
Sono tornato a casa alle 21 più o meno. Mi ha fatto effetto uscire col buio, troppo drastico, troppo imprevisto. Il server maledetto è reinstallato, domani andrò a riconsegnarlo. Sempre che mi alzi per tempo...

Sganasciamoci!!!

Tempo: Venerdì, 16 settembre.
Luogo: Oltre 100km da casa/ufficio/qualunque cosa che mi sia familiare.
Perchè: Disaster Recovery (aka: perché sono stupido)
Un po' di info...
Tempo addietro, occhio e croce l'anno scorso, la settimana delle frecce tricolore di Udine, venni preso per la collottola e scaraventato da un cliente di un'altra regione per... Ehm... ufficialmente, per "problemi di spazio". I problemi di spazio si sono rivelati un C con 18 mega liberi (si, non è uno scherzo) e D con 96% di spazio libero. Questo perché? Sostanzialmente perché menti brillanti (notare il sarcasmo) hanno ben pensato di installare il loro applicativo del menga, e del quale il cliente è dipendente al 99% per la propria attività, sotto C, nonostante avessimo detto in 44 lingue diverse che data la centralità del server, avevamo creato D apposta. Ora, a parte il fatto che non capisco bene perchè, un disco partizionato debba avere una parte più sicura dell'altra (fisicamente, se si rompe, non è che una partizione è più salva dell'altra), piuttosto metti 4 dischi e fai un bel mirroring che abbia C e D separati, giusto per essere veramente sul sicuro. Ma il mirroring c'è. Dio santo se c'è. E il fottutissimo controller raid pure. E comunque no. Non si può spostare il db dell'applicativo senza intervenire direttamente sull'applicativo, cosa che non mi compete, non ci compete e a chi compete non frega nulla di farlo. Quindi ce l'abbiamo nel culo. I db crescono, e noi sudiamo sangue mangiandoci le unghie e i polpastrelli nel cercare di creare spazio senza cancellare e senza modificare. Ora, senza divulgarci, la macchina in questione è il male puro. L'essere mitologico che all'alba dei tempi si nutriva dei sistemisti e cagava ingegneri lobotomizzati. Quando il sistema va giù, e con oggi siamo alla terza tranche, non c'è verso di aprire quel fottuto controller e di gestire il file system e cercare di levare qualcosa. L'idea di sfilare un disco (sas) attaccarlo a un pc e rimuovere? Certo che m'è venuta. C'è stato solo un piccolissimo inconveniente. Nel rimetterlo a posto, prendere l'altro e fare lo stesso (onde evitare che il mirror ricostruisse la parte mancante) e rimettere a posto pure l'altro mi sono ritrovato con un raid corrotto. Qualcuno di voi sa cosa significa andare a lavorare la domenica alle 6, dopo essere tornato da Udine alle 2 e fischia (si ci sono andato), farsi più di 100km, infilare un cd, fare un paio di click e poi aspettare SETTE ORE E MEZZA la costruzione di un fottutissimo raid???? Bene, quella volta vinsi io (santo acronis prima di ogni lavoro perfidamente sporco) e tutti vissero felici e contenti. Almeno fino a stamattina alle 8. E ora eccomi qui. Lontano da casa, col cuore cigolante (non per il lavoro), la mente distorta e un file system che, nonostante erd 5.0, che l'ho testato, e me li ha sempre beccati tutti i controller, non vuole farmi vedere il contenuto.
To be continued...

giovedì 15 settembre 2011

Una settimana

Esattamente una settimana. Da quella volta della cameriera. E mi ritrovo nello stesso cliente (lontano da fare schifo) a cercare di compiere l'ennesimo lavoro che non mi piace manco un po'. Per fortuna il tipo col portatile nuovo (quello che aveva 110gb di roba da spostare via lan) è stato parecchio contento del lavoro, o almeno così m'è parso, non so bene se dal caffè offerto o dal fatto che la prossima settimana mi rivuole per un altro lavoro, ma tant'è... E ora cerco di recuperare dei dati da un hdd ridotto non proprio benissimo, e il fatto che il mac mi dia 3 minuti per copiare 31k mi da' parecchio da pensare... Si lo so, non ci si crede, per questo ho fatto lo snap...


E mi sento dannatamente triste e solo in questo momento. Io, un disco rotto, solo, senza parlare con nessuno, senza progetti, senza dolci ricordi, senza aspettative....
E' un settembre caldo. Potrebbe far approdare i pensieri in un luglio pre vacanze illusorio, eppure efficace. Invece al momento mi sento come un pupazzo di neve sotto i raggi torridi che arriverà a mezzogiorno solo per vedere la carota cadere giù, e gli occhi, scivolare lungo una pancia sempre più magra...

Sharkwater.

http://www.dendi86.com/2010/07/sharkwater-docum-sugli-squalisub-ita.html
Non ho mai visto un horror più violento, un drammatico più teso e un romantico più tenero.
Sono stato veramente male per molte scene e mi sono reso conto di guardarlo con una smorfia di disgusto da qualche minuto ad un certo punto. Vorrei non fossimo così stupidi.
Mi pento, ora, di quando potevo prendere l'equador al balzo. Ma faccio parte degli stupidi. E ora vorrei mollare tutto e andare alla deriva. Dove si trova ciò che mi chiama da lontano...

mercoledì 14 settembre 2011

Incubus succubus.

Quando iniziano a diventare coloriti, variegati e sempre più difficili da afferrare, è il caso di affrontarli con un po' di serietà.
Normalmente gli incubi non mi fanno molto effetto, tant'è che li ricordo abbastanza facilmente e di solito non lasciano segni troppo marcati nella memoria. Faccio incubi da che ricordi. Uno dei ricordi più vecchi che ho è un incubo, probabilmente la sua perseveranza ha contribuito a fissarsi molto bene nella mente, ma non lo faccio più da quasi vent'anni, ormai non mi fa più alzare il pelo nel raccontarlo. Stanotte invece ne ho fatto uno... Mmmhhh... Incazzatello. Anche perchè è iniziato piacevole. Non ricordo assolutamente l'inizio, anzi, non ricordo praticamente niente a parte la sensazione perfetta del tempo che passava. Sapevo che ore fossero nitidamente, lo ricordo e, a controprova, quando mi sono alzato di scatto e ho preso la sveglia non mi sono stupito assolutamente di sapere che erano le 5,23 (credo). Era ovvio. E nel rincoglionimento delle 5, che non so voi ma io ho molto marcato, non ci ho fatto assolutamente caso, anzi, ci ho fatto molto caso. "Troppo presto. Torniamo a dormir!... Zzzz..." Ma dopo un inizio degno di essere un gran sogno (credo erotico) sono stato catapultato in qualcosa di opprimente, dannatamente nitido quanto crudele. Non ho idea di quanto abbia visto, fatto sta che mi ha tormentato un po' per tutta la giornata, un po' come la gamba. Solo che la gamba, mi sono rotto i coglioni e tra poco vado a farmela vedere, il sogno... Il sogno mi ha fatto scattare qualcosa alle note di "nessun rimpianto - 883". Quindi ora eccomi a casa, per una doccia pre uscita, una cippa pre cena (almeno se devo annoiarmi la faccio facile alla mente) e un posticino accompagnato dalle note di menestrel Max... E il giro di chitarra è fantasticamente piacevole per essere una canzone molto più vota alle parole che non alla sinfonia.
Vediamo se stanotte qualcosa succede...

martedì 13 settembre 2011

Dunque

Di cose strane penso di averne viste, alcune ne ho fatte e ad altre vi ho partecipato. Ma ultimamente ne sto vedendo un po'...
L'argentino che al momento vive con me abita a Parigi, parla argentino per lo più con accenni d'italiano e francese. Le conversazioni non vengono granchè bene, il che dimostra che sono proprio pessimo come interlocutore... Stasera scopro (nb. la scena che seguita necessita di immaginazione realista per assaporarla al meglio) uscendo dalla doccia, che il coinqui si sta scaldando. Non scaldando internamente, sta proprio facendo riscaldamento motorio. Al che mi viene spontaneo chiedere "Se ti serviva il cesso potevi chiedermelo..." Lui non l'ha capita molto bene (che sono pessimo l'ho detto?) e mi ha risposto che ha voglia di correre. Dato che poco manca alla mezza, gli chiedo come mai "Porchè no?" la risposta. Nel realismo metteteci il tono spagnolo/argentino, la testolina nell'alto del metro e novanta e gli occhietti che si domandano davvero porchè no. Rispondo approvando "Porchè no?" e mi dirigo a lavarmi i denti. All'uscita, cercando di non essere proprio una bestia gli dico che le chiavi può lasciarle se non vuole tenerle in tasca. Tanto non voglio andare a letto presto. Dato che ancora ero reduce del non essere stato capito prima, già sapevo che non avrebbe afferrato il concetto in pieno. Invece mi risponde saltellando sul posto che le tiene in mano correndo. In una il mazzo di chiavi, nell'altra l'inalatore. Ohibò! Sei asmatico? "Claro..."
Ecco... Ora... Il resto non è che posso proprio scriverlo perchè non saprei come. In spagnolo fulmineo mi ha detto che non c'è meglio della corsa per l'asma. E io ci sono rimasto un po'. Si insomma, non fa una piega il ragionamento, ma... Io di asmatici che corrono non ne conosco... Non è che devo prepararmi ad andarlo a prendere?

Rincoglionitaggine

E' un coniglio che corre rincorso da un uccello obeso.

domenica 11 settembre 2011

Viene il giorno

Viene sempre il giorno. Il giorno in cui un pensiero guizza e ti fa ricordare un giorno passato, in cui dicesti "quel giorno tanto è lontanissimo..."
A me sono venuti in mente un paio di ricordi. Quando, in prima superiore, uno dei primi giorni vidi dei ragazzi di quinta e pensai "Minchia... Maturità! Chissà quando ci dovrò passare io..." E anche una sera, d'estate, probabilmente luglio. Dovevo uscire con amici da lì a poco e nell'attesa guardavo "Il regno del fuoco". Ricordo che c'erano i nonni. Io non passai neanche un minuto con loro. Arrivata l'ora stoppai il film e me ne andai salutando alla cieca. Ricordo che pensai che "domani vado a trovarli e ci parlo un po'..." Non ricordo di aver in seguito parlato più con mio nonno. Un'altra volta, ricevetti una telefonata improvvisa, per una notturna di pesca. Solo per divertirci un po'. C'era la nonna che era passata a trovarmi, i miei non c'erano, non ricordo il motivo. Anche quella volta, accettai la proposta felicissimo e mi preparai, costringendo la nonna a uscire senza troppi complimenti. Anche quella volta lo pensai. E sbagliai. E poi io sul fifty di mio cugino. Ero piccolissimo, non avrò avuto 10 anni. Pensavo che forse un giorno, anche io l'avrei avuto. Beh, ne sono passasti quasi venti, e ancora non l'ho avuto... Eheheh.
Stasera la casa è stata praticamente svuotata da coinquilini e tutto ciò che mio non è. E' arrivata la telefonata per i mobili. L'ingranaggio che dovrebbe partira da qui a poco ha iniziato a muovere qualcosa. Non so se è oggi quel giorno, ma è sicuramente molto vicino.

giovedì 8 settembre 2011

Sempre lontano...

La cameriera è stata gentilissima, truccata leggera e con finezza, ma la maglietta che copriva tutto proprio no........................

Lontano da casa...

Se la giornata non finisce presto e senza altri intoppi di sorta potrei tirare il calzino. Chissà che non valga come testamento...
Si, dono tutto. Pigliatevi quello che volete, il corpo non mi serve se trapasso e le offese le subisco in vita.

 - 2 ore dopo -

Sono riuscito ad appropriarmi di una connessione. Sto cercando di migrare un fottutissimo hp su un altro hp, solo che il nuovo ha 7 e non xp, è 64bit e non 32, e *sta cercando di avere* circa 110Gb di dati da trasferire via lan. Metà delle applicazioni che dovrebbero funzionare non funzioneranno col nuovo (64bit figlio di una troia che spero trapani il culo a bill) e il cliente, progressivamente sull'incazzato con ragione, me lo dovrò sorbire.
Fanculo lan, applicazioni dati e tutto il cazzo che c'è.
Me ne vo' a mangiare. Almeno la cameriera ha due latterie pazzesche e mi distraggo un po'....

mercoledì 7 settembre 2011

... 7... 9... 11...

Certo che di attenuanti ne ho, ma sarò indubbiamente sincero quando dico che ho fissato la data penso per una 15na di secondi...
Giornata interessante. Avrei dovuto fare 8 ore di helldesk (nessun refuso) e mi ero accovacciato all'idea che si, ok, 8 ore di ufficio, mi smazzo la giornata come posso. Neanche sono arrivato che qualcuno, lungo la strada del bar (no, decisamente non sono il primo ad arrivare), mi accenna a un problemino in un certo posticino. 20 minuti e una telefonata dopo, per cercare di risolvere da remoto, e mi ritrovo in macchina, sulla tangenziale, a fumare la mia seconda cicca... Ce la farò a non cercarne più? Speriamo...
La giornata prosegue, tornando in ufficio e finendo più o meno tranquilla.
Suona il telefono. Devo portare le chiavi della mia cantina, quella-che-non-è-mia per intenderci, all'agenzia entro stasera, o al massimo domattina. Non è possibile. Gira che la rigiri, torno a casa alle 9 e mezza, aspetto il fratello per dargli le chiavi che pensavo essere a casa, e avverto il fremito nella forza. No, non l'impulso irrefrenabile del cesso... Ok, anche quello, ma in un altro tempo. Il ricordo, l'immagine nitida, i suoni, i colori, gli odori... CAZZO! Le chiavi sono a casa nuova!!! E ovviamente, suonano alla porta. Fratello.
 - Hai posteggiato lontano?
 - No ma....
 - Guida!
E ora eccomi qui. Devo ancora docciarmi e non capisco come mai non odori di cadaverina e putrescina. Ho steso la roba con metà delle mollette (cazzo ma sono sempre meno!!!). Ho le articolazioni demolite ma gridano vita, finalmente. E ho anche una gran voglia di scopare, ma.... Niente da fare. Ho un argentino naturalizzato francese in casa (do rien... la rrrrr... fanculo i francesi e fanculo la francia). No, niente da fare. Ancora non sono messo così male. Domani sera dovrei essere un po' meno strofinaccio usato. Domani sera vediamo un po' che fare.

domenica 4 settembre 2011

White Hole

Che cazzo è successo al tempo nelle ultime 24 ore?
Perché ricordo solo a scatti qualcosa di insensato, senza coerenza logica e cronologica?
E perché un messaggio mandato alle 15 mi è arrivato alle 22?
Mi sento un po' stranito....

giovedì 1 settembre 2011

Perchèperchèperchèperchè...

Al momento sono grondante, stanchissimo, sporco e sorrido. In effetti è come sono sempre dopo una giornata "dinamica" (eufemismo). Dopo aver fatto oltre 220 km e aver scaricato due cellulari e un cordless (non è vero, il cord s'è mangiato a malapena una tacca... Ma mi sono consumato io per lui!!). E di solito non è che sorrida proprio dopo, però oggi mi va. Sarà perché due bionde (e dico due...) mi hanno dato buca per una cena accennata all'ultimo minuto... No, questo di solito non fa ridere.... O perché nell'andare a consegnare un favore a un amico nell'ultimo secondo mi sono ritrovato a gridare: "Ciao Ste... Posso scroccarti una doccia? Ne ho bisogno... Ah, anche la cena non sarebbe malaccio... Ah! Lo sai che ho incrociato una mia vicina? Non è male..." E poi ritrovarmi con la "nuova" (pochi mesi) ragazza che mi guardava timidamente dalla cucina... Vabbeh... Magari ha sorriso senza traumatizzarsi troppo... In fondo peggio di Ste mezzo nudo non posso essere!!!
E siamo a settembre. Non ho ancora capito... Limito le ferie per essere meno traumatizzato al ritorno al lavoro ma dopo meno di 40 ore mi sento già bisognoso di coccole e co. Se faccio le ferie poi torno che ho bisogno dello psichiatra perché "No, non è un incubo. E' la triste realtà... Si rassegni."
Eccheccazzo.
Piadina, doccia, canna o film?
Direi tutto, visto che la serata è segnata. Devo solo capirne l'ordine...
Ps privato.
C. buon concerto/quelcheè... Non ho dato buca per una ragione strana, ma se stasera non mi ricarico domani rischio di non alzarmi.
S. buon parto. Ti auguro 2 maschi e 2 femminucce. E te li auguro presto, così poi puoi farti la tua serata.