lunedì 24 giugno 2013

y = log x

Premi l'interruttore, la luce del neon ha degli scatti, flash brevi, poi si assesta, e la luce è accesa.
Mi immagino la sintesi del principio primo così. E in fin dei conti, anche di queste mie parole. Ho piuttosto chiara, l'immagine di vent'anni fa. La parola computer era utilizzata più nei film che nella vita reale, gli uffici erano popolati di macchine da scrivere, calcolatrici, fogli e cancellerie. Qualcuno aveva un mitico pentium 200 in casa, più popolare per le capacità di gioco che per l'elaborazione e comunque, internet era perlopiù analogico, e perlopiù assente. Un po' per le prime bollette esorbitanti regalate a qualche italiano (anche se in realtà quasi ovunque) da qualche dialer che ti cambiava il punto d'accesso e via di chiamate intercontinentali, un po' perchè non era come lo conosciamo adesso. Più simile a una biblioteca svuotata, con qualche rimasuglio su qualche scaffale e fogli in terra che non la titanica, voluminosa oltre l'infinito miriade di interessi informazioni e spazzatura che è adesso. Ma il fast forward è stato solo di vent'anni. Forse la funzione del titolo non è neanche sufficiente... Ricordo il mio primo computer... Pochi giorni e formattato, pochi mesi e bruciato il mio primo bios. Poi mi diedi una calmata. Ma all'epoca, non c'erano i backup. Lo spazio era poco e costava. Ricordo il mio primo hard disk da 4,3 giga, un colosso per l'epoca, in confronto ai 780MB e i 500 degli amici... Perdere era una cosa facile, solo vent'anni fa. La parola backup era solo un'opzione e non tra le più gettonate. Ora perdere qualcosa è pressochè impossibile per chi prende i pochi, naturali accorgimenti, adesso addirittura, blogger fa copie di backup a mia insaputa mentre scrivo. Andasse via la corrente, è tutto salvo, dal suo lato. Una copia, meglio due, ma già con un clone si ha l'immortalità. Ora, produciamo, senza limiti, e non buttimo via niente. E tiriamo dritto, verso un numero infinito. Creeremo, e non butteremo, anche l'infinito.
Dove arriveremo mai...

lunedì 3 giugno 2013

4000 e non sentirli

I 29 li sento tutti. E risparmiatevi i vaffanculo giornalieri. Sono fuori forma, sto bene, non mi manca niente ma li sento. Forse sono solo un po' più percettivo... In compenso mi è stato regalato un salto da 4000 e... Sarà che da anni dicevo di volerlo fare, sarà che mi è piaciuto un casino, sarà che buttarsi, di per sè, è mollare la presa e poi quel succede succede... Beh, staccarsi dall'aereo e scendere come un ferro da stiro effettivamente non è che ti da' molta scelta. Adesso non so bene... Gioca moltissimo la sensazione fresca e il desiderio, ma... Tic tac tic tac... Non so davvero. Protendo per il si, ma ci devo pensare ancora un po' su.
Ah, e stamattina ho ache piegato l'anteriore destra. Spariamo che il cerchione si salvi. Le gomme dovevo farle fuori, ma i cerchi no.......