lunedì 29 aprile 2013

Frivolezza e omertà

Ci sono giorni in cui la pioggia non mi piace. Questa mattina è una di quelle. Non è che non mi piaccia particolarmente, fino a ieri non mi ha dato nessun fastidio, anzi, adoro guidare sotto la pioggia battente. Ma stamani sono vestito di freddo e umidità, e neanche un ramingo ne rimarrebbe intoccato.
Ripenso a Cry e al suo bambino, incrociati l'altro giorno con la moglie. Cry lo conosco da che tutti e due avevamo l'età che ha suo figlio, o forse un paio d'anni in più, ma il senso è quello. E come lui altra gente, cresciuta con me, e che pensavo di conoscere. Si quegli amici che senti di poter tenere per la vita, e che poi basta una sezione di differenza, neanche una classe intera, e te le perdi. Chissà, in tanti anni quante cose ha visto cambiare. Di più o di meno di me? Non lo so, e non riesco neanche a immaginarlo perchè la dualità è anche in questo, e anche in questo è magma e ghiaccio che si scontrano e nessuno dei due prevale. Troppe poche informazioni, ignoranza, permettono di andare avanti senza troppi dubbi e con poche ferree convinzioni. Sapere molto, porsi domande, dubbi e mirare alla concretezza delle cose permette di andare avanti, e con poche, pochissime ferree convinzioni. E io non mi ci ritrovo, nè sul piatto di sinistra nè su quello di destra. 6 anni fa ero convinto che avrei passato la vita, avuto uno o più bambini con una persona. 2 anni fa ero convinto che la libertà fosse l'unica incertezza stabile, che mi regalava soddisfazioni ogni giorno, e non volevo altro. Poi ho declassato l'amore e ogni stronzata ad esso legato e sono salito sulla mia monoposto, allacciato le cinture e vai! Oltre qualunque spazio conosciuto. L'amore del ritrovarmi. Oggi mi ritrovo freddo e spulciato, a ripensare a quanti realmente stanno bene in coppia e a chi si è solo dimenticato che ci sono altre scelte, e delle quali non saprebbe più cosa farsene perchè al mondo con le proprie gambe non c'è veramente mai stato. A chi da', ogni giorno, perchè sa che così riceve e a chi da' ogni giorno, perchè i minuti di un giorno si scandiscono in dare quando non si sa che fare. A chi è felice quando piove e a chi si rattrista. A chi pensa che un piccolo formato da te e me è la cosa più bella del mondo e a chi pensa che è stato solo uno sbaglio, solo uno sbaglio da nascondere dietro un sorriso, forse solo per una 20ina d'anni, poi tutto tornerà come prima...
E' solo una prospettiva, ma il pensiero umano è la più antica e letale malattia che abbiamo. Affasciante, per chi lo guarda dietro un vetro, sul suo trono, pronto ad aprire la botola dei coccodrilli appena il proprio interesse viene attratto d'altro. Irritante per chi è consapevole che qualunque domanda posta porta a una distorsione della comprensione, una semplificazione a piacere della realtà e una risposta deviata che racconta col sorriso quello che dovrebbe essere espresso solo da una lacrima.

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