venerdì 12 agosto 2011

Figli d'arte.

Io non apprezzo l'arte. Non per posizione presa, non l'apprezzo perché non mi piace. E' che non la capisco proprio. Un quadro è un quadro, e può piacere e non piacere, ma non capisco le distinzioni "logiche" che vi si applicano. L'arte, in molte forme, non riesco a comprenderla. E non mi ci sarei mai soffermato a pensarlo se non mi fossi imbattuto in una vecchia macchina da scrivere e un ricordo di un paio di sere fa.
Eravamo tornati a casa per recuperare un paio di hdd per fare una prova e vedere se potevo rimettergli a posto il computer. Lui, signore avente occhio e croce l'età di mio padre, non era mai venuto a casa mia. Non ce n'era motivo in fondo... Ad ogni modo ha apprezzato la facciata in mattone, i balconi in pietra, il tavolo del politecnico di milano inizio '900, una macchina da scrivere di 60'anni... Insomma, ha apprezzato tutto ciò che si può definire "arte", e di cui a me, sinceramente... Non è che dice molto.
La macchina da scrivere mi ha dato una gomitata uscendo dal cesso.
E dopo essermi fermato a contemplarla (fuori dalla finestra o giù per le scale... mumble...) il pensiero che 5 anni fa non sapevo la differenza tra tra la dama con l'ermellino e la donna di fiori (carte), 2 anni fa ho imparato ad apprezzare buona parte de "l'arte del kamasutra" e l'anno scorso ho arredato la mia stanza. Con discreti risultati, tanto che molti complimenti manco mi sembravano veritieri... Cazzo! La stanza è 3X2,7, c'è un letto matrimoniale un armadio e una libreria... e il banco del poli... ok... ma quello è veramente troppo da tenere in stanza! La soluzione più logica? I soffitti sono di 3,8 metri, alziamo di 2 metri il letto! Giusto per capirci, anche se si vede poco e niente, comunque, Questa FOTO e questa FOTO sono più o meno descrittive.
Figlio d'arte. Non proprio. Ma c'è chi mi chiede in che modo fantasioso sfrutterò gli spazi della mia nuova casa.
...
Aho! E' una casa. Una camera, un cesso e un soggiorno. Come 'azzo vuoi che me la inventi?

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