venerdì 29 luglio 2011

Ma io, chi sono?

Stasera il fratello è venuto a farsi offrire un kebab e a chiedermi una spalla per andare da una ragazza che gli sta facendo perdere la testa. Il consiglio migliore che potessi dargli, a parte tutti quelli ovvi, alla fine, è stato che una così è meglio perderla che trovarla. Ma ha solo 18 anni, è infatuato fino al midollo e forse anche più. Non ragiona. Non lo fa nessuno. Il problema del non poter guidare è che si può solo fare il passeggero, e il problema di non avere la destra libera nelle discussioni è che le discussioni perdono di efficacia, e il sinistro non lo doso bene, mi girerebbero non poco se gli facessi saltare un dente per sbaglio. Ma il chi sono non è nato per questo.
Mentre mi scorrazzava in macchina, per andare dalla sua fata, in un corso a tre corsie, ho visto di sfuggita una ragazza al volante di una vecchia Y blu. Al primo semaforo solo di sfuggita, e mi è parso stesse piangendo, ma il volto si scuoteva velocemente, e il fratello non era nè di parole nè di piede leggero. Ma al secondo semaforo l'ho cercata nello specchietto, e ho nitidamente visto due righe nere di trucco colato sotto l'occhio sinistro. Ho cacciato la testa fuori d'istinto, ma quando ho visto che sono entrato nel suo campo visivo mi sono nascosto. Ho avuto paura. Non so perché... L'ho vista, la reazione è stata cercarla, ma all'ultimo mi sono ritirato. Poi l'ho persa. Alla prima svolta ho pensato di scendere e correrle incontro, anche se non sapevo se avesse svoltato, tirato dritto o che altro. Poi, impossibilitato dai troppi metri percorsi e dai secondi che scandivano i km/h, ho pensato. Lite col ragazzo? Telefonata dall'ospedale per un incidente? Cosa può far piangere così una ragazza e farla andare nel traffico con la sua Y? Perchè non c'era nessuno con lei? Perchè non sono uscito subito dalla macchina?
Mente affollata. Nessuna risposta.
Spero solo che sia una sciocchezza, e che la Y ora sia posteggiata sotto casa sua, dove qualcuno si sta prendendo cura di quelle guance rigate.
Di nuovo, mi faccio schifo.

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