giovedì 17 novembre 2011

Domande difficili.

"Qual'è stato il momento più significativo della tua vita?"
"Era estate. Era il 20 luglio se non sbaglio il giorno. Erano circa le 3 del pomeriggio, avevo fatto pranzo e non l'avevo fatto. La pizza mi aspettava ancora in macchina. Stavo facendo un lavoro per un cliente, lontano da casa, in un comune a nord di Milano. Mentre ero chino su un pc che stavo sballando, mi viene in mente un pensiero inusuale per me. Chiamo i miei e chiedo come va il viaggio. Sono diretti in Calabria, hanno da poco superato la barriera della Salerno Reggio. Ancora qualche ora, ma tutto liscio e mi sono sembrati poco stanchi."
Da quella sera, tornato a casa, io non ho più dormito sotto lo stesso tetto dei miei. Non penso sia significativo detto così, ma tutto quello che racchiude per me mi fa immaginare una linea, la mia vita. La linea va dritta, più o meno, alti e bassi, giornate più o meno "significative". E a quella data, a quel 20 luglio 2010, probabilmente mentre alle 7 ero sull'autostrada, diretto a casa, sempre con la pizza da mangiare sul sedile. Mentre nei pressi di Novara mi sono beccato la grandine più paurosa che avessi mai visto (e avevo la macchina aziendale!!! Tiè!) Mentre centinaia di automobilisti fermavano l'autostrada (impensabile muoversi. Effettivamente non era saggio far fare all'auto qualunque altra cosa che non fosse solo un rifugio) la mia vita, la mia linea, ha avuto una improvvisa deviazione. Deviazione che prosegue, da allora, a puntare in una direzione tutta sua.

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