venerdì 17 febbraio 2012

Prove e congetture.

I social network sono un freno all'espansione.
Illogico, preso in termini elementari. Ed è verissimo. Ma mentre ascoltave "Dreams Come True" degli Hammerfall, e mi recavo dal cliente ho avuto un abbaglio. No, fortuna mia non era un velox nè qualcuno di grosso con macchina grossa che pretendesse da me quacosa di grosso (monetamente parlando). L'espansione, personale intendo, avviene negli individui espansivi. E questo è un dato piuttosto certo. Ma gli individui espansivi, contrariamente al lavoro esercitato dai social su tutte le persone, non mantengono i rapporti anni dopo per incrementare la lista, anzi, depennano con superficialità, forse, ma anche con sicurezza invidiabile ogni conoscenza che hanno al fine di espandersi. Per l'appunto. La zavorra non è mai stata oggetto di movimento, librazione, sinuosità tra i momenti delle giornate. L'espansione è una conseguenza del costante movimento, della creazione di momenti casuali e non, ma con variabili del tutto incerte che sfociano in litigi o complicità fino a qualche ora prima inimmaginate.
I social network hanno una marcia potentissima, che potrebbe far impallidire qualunque errante goliardico che in questo momento ronfa beatamente su un divano comodissimo di una casa sconosciuta. I social annullano il concetto di tempo e spazio. Un potere che cerchiamo da sempre, perchè è forse uno dei mezzi più potenti conosciuti. Ma proprio per questo, il suo potenziale non viene usato e tutto ciò che non può essere visto viene rimpiazzato con inutile, statica zavorra.
L'errante di tutto ciò se ne fotte e non cambia neanche posizione. Lui è comodo. Lui sa che oggi è una bella giornata, e per questo se la vive.

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