giovedì 19 maggio 2011

Può capitare

A volte l'errore è nel fare una scelta, altre volte è nel ripensarci a una scelta.
Può capitare. Può capitare anche in entrambi i casi? Faccio una scelta sbagliata, e poi torno indietro, nello sbaglio in cui ero? E'... crudele, dire, pensare una cosa del genere. Ma a volte capita di essere crudeli. Come l'errore. Ma (pausa, girata sigaretta) in questi giorni la nota positiva è che non mi sento più l'ultimo verme sulla faccia della terra. Sono stato crudele, e mi sento un po' meglio. E' da prendere in considerazione l'idea che poi tanto buono non sono.
La palla su cui siamo, e su cui crediamo di essere i padroni indiscussi, è enorme. Fino a un paio di mesi fa l'idea di girarla mi ha gonfiato lo spinnaker e credevo di aver trovato il mio vento. Forse, era quella la scelta giusta da fare. Ora... Eh si, in due mesi, probabilmente sarei a sputtanarmi gli ultimi spiccioli dei miei risparmi su un'isoletta tropicale. Mi sarei fatto isolane e turiste a go go, avrei un sorriso a trecento denti come lo squalo di cui starei mangiando la zuppa di pinne... Brutto esempio. Poveri animali. Mutilati e rigettati in pasto ai loro simili per una fine certa. E questo perchè crediamo, ancora, di essere i padroni indiscussi della palla. Tornando stasera ho visto al semaforo tre prostitute di una bellezza sconvolgente. Cazzo... Con un culo del genere non puoi finire su un marciapiede. Quante batoste ti prendi ogni giorno? Capisco, il sesso a pagamento. Non lo disprezzo. E' una forma di scambio forse più nobile dell'affitto strapagato solo perchè siamo stupidi. Ma non con ragazze del genere. Esposte a ogni male, a ogni "lupo sdentato" che può permettersi col soldo quello che mai potrebbe permettersi in un mondo naturale. Ho pensato ai pusher. A chi per obbligo deve spacciare, e nemmeno guadagnare. Ho pensato a un po' di cose, e alla fine, dalle fessure dei miei pensieri, tutta la sabbia è colata via, e l'ultimo granello era solo "capita".
E ora non dormirò. Perchè se capita, e mi fa schifo il pensiero, e so che non posso cambiare il mondo, allora forse dovrei cambiare il mio piccolo mondo e renderlo genuino. Come la mente mi direbbe.
Ma il dubbio è atroce e capace di farmi più male di quanto non mi abbia fatto il sentirmi un verme nei giorni passati.
Capita... Ma io, voglio?

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