martedì 22 maggio 2012

E' ancora il 22

Ricordo 22 maggio in cui si usciva da scuola, alle 2, e faceva così caldo che non si voleva neanche la maglietta.
Ricordo 22 maggio in cui studiavo fisica a petto nudo sul balcone che dava sulla strada e alternavo studio e addominali, perchè scoprì che era un metodo che fissava le cose in maniera stupenda! E in più per una volta riuscivo a fare qualcosa in casa senza violentarmi per la voglia. Meravigliosi 18 anni....
Ricordo 22 maggio in cui ripensavo a quando il mio periodo di levatacce e sveglie finiva la seconda settimana di giugno, e ora, non me la godo nemmeno più perchè ho anche le sveglie per il sabato e la domenica... Cristo se si paga la libertà!
Ho visto 22 maggio con la coda fra le gambe, piegato e affranto di un cuore non giusto, ma che giusto era... ma anche allora faceva caldo, ed era solo l'anno scorso.
Ora vedo un 22 maggio, in cui nell'arco della giornata la casa ha visto la temperatura più bassa mai registrata in casa, e quest'inverno fuori abbiamo avuto i -18. Vedo una danza tribale in testa che serpeggia, ancheggia e ogni tanto, nei suoi soavi movimenti, urta un tavolino e fa cadere la boccia col pesce. Vedo un coglione, un coglione che ho sempre visto, ben s'intenda, ma non lo reputavo un vero coglione. In effetti speravo come un coglione, io, che fosse incredibilmente migliore, e devo dire che ogni tanto l'ha fatta l'azione con medaglia al merito. Ma una all'anno e tutti gli altri giorni una cazzata... Forse è il caso di ridimensionare. E' un coglione. Vedo in effetti un gesto che non mi sarei aspettato. Cioè, da te me lo sarei aspettato, cristo, mi rinfacci ancora penne fogli cancelleria chewingum e quant'altro da tre lustri! Oggi abbiamo giusto rimenzionato i famosi ferrero roche, che nel silenzio di un maledetto film di blockbuster mi sono scofanato. Pacco da 20 se non ricordo male... O 16... Comunque sia, ottimi.
Il prossimo 22 meggio spero di non dover ricorrere ancora a gesti inconsulti nel calderone dei ricordi, per farmi trovare un ricordo per il quale vale la pena sorridere a una giornata che non ha dato niente, e ha preteso troppo.

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