mercoledì 18 aprile 2012

Contrasti elevati.

Pensavo di scrivere al ritorno da lavoro. Non che la giornata meritasse nota, ma quel cielo...
Nero che virava al blu oceano sui tetti. E uno squarcio violento, come una rigidissima spaccatura nel granito. E luce accecante... E i raggi si vedevano magnificamente, delineati, fermamente dritti. Che cielo... E io che avrei voluto emularlo nel soffitto della camera da letto... Mi sta ripassando la voglia... E quasi quasi ci provo... Come farà un po' più caldo, che lascerò tutto spalancato. E poi oggi, per non so bene che involuzione di azioni, sono finito davanti a quest'immagine... Ce l'ho avuta. Uno dei (per me da bambino) pochi regali che mi ha fatto mio padre. E sinceramente non so se me ne abbia fatti tanti o pochi, ma mi piace pensare che da bambino ero più intriso di sano egoismo, crescendo mi sono inaridito in questo. Per cui posso pensare che me ne abbia fatti abbastanza, forse tanti. Ma ricordo che l'atari 7800 me l'aveva regalato, una sera, non so perchè. Non mi sembra ci fosse motivo. E ricordo che era felice, lo eravamo tutti, anche la mamma. La montammo al televisore e ci giocammo io e papà. Mamma no. Non le sono mai piaciuti troppo i videogames. E ci abbiamo passato serate insieme, davanti al tv bombato arancio anni 80 in bianco e nero. Tv che ci ha fatto divertire tanto.
Bello lo squarcio nel cielo. Mi ha risvegliato una ferita molto profonda...

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